FREY: "QUANDO IL FENOMENO MI PARLÒ, CAPII DI VOLERE L’INTER"

L'ex portiere ospite di Memorabilia: "Mi bastò entrare una volta nello spogliatoio, a 17 anni, per capire di volere i nerazzurri. C’erano i migliori del mondo. L'Inter è il primo amore"

APPIANO GENTILE - Torna come ogni mercoledì l'appuntamento con Memorabilia. Ospite di questa settimana su Inter Channel è Sebastien Frey: "Quando ho avuto un primo contatto con l'Inter, Walter Zenga è venuto a trovarmi ad un allenamento, poi abbiamo parlato. Lui era una leggenda dell'Inter, ci siamo capiti subito. Il primo incontro con la squadra è stato dopo un Inter-Strasburgo. Ero un ragazzino di 17 anni, non ero mai stato in uno stadio così bello e ricco di storia".

"A fine partita entrai nello spogliatoio per vedere quei grandi campioni: Ronaldo, il Fenomeno, che mi saluta... Djorkaeff una leggenda francese, Taribo West, ovviamente Pagliuca, Simeone. Mi è bastato vedere quello spogliatoio per capire che quello era il posto giusto".

"L'Inter è una grande società, è quasi obbligata a dover vincere o lottare per vincere ogni anno. Quando sono arrivato io c'erano in squadra dei campioni del Mondo, Ronaldo, arrivò Baggio... E in quella stagione riuscii anche ad esordire in Serie A".

"Ho cambiato poi tante squadre, ma il primo amore è l'Inter e quello non si scorda mai. Mauro sta dimostrando di essere uno dei migliori attaccanti dei maggiori campionati in Europa e dovrebbe avere la possibilità di indossare la maglia della sua Nazionale".

"Ho appena compiuto 37 anni, mi sento ancora molto giovane. Da quando ho smesso sono sempre stato impegnato. Grazie a Francesco Toldo e all'Inter gioco anche per Inter Forever, ne sono molto orgoglioso e sono contento di fare parte delle leggende nerazzurre. Ci divertiamo, ritroviamo vecchi amici".


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