LANZA DI TRABIA, L’INVENTORE DEL CALCIOMERCATO

La "stagione dei sogni" raccontata per noi da MondoFutbol.com. Dove, e quando, è nato il calciomercato?

'"Chi prende l'Inter?". L'interrogativo è il basso continuo della stagione estiva e, da un po', pure della finestra di gennaio, ed è moltiplicato per tutte le squadre professionistiche. La stagione dei sogni, il tempo del calciomercato. Se i trasferimenti dei calciatori esistono da sempre, il calciomercato propriamente detto, con una sede fisica, luogo di contrattazioni ma pure di chiacchiericcio e varia umanità, nasce grazie a una "invenzione" che sta in mezzo tra Inter e Palermo. I protagonisti di questa storia sono due persone molto differenti.

Il primo, è uno dei geni della storia del calcio italiano, Giuseppe Viani detto Gipo. Prima di costruire il Milan negli Anni Cinquanta, il Viani giocatore fu acquistato dall'Inter, allora denominata Ambrosiana, che lo pescò al Treviso e fece parte della squadra che conquistò il terzo scudetto della Beneamata, quello del 1929-30. Erano anni in cui in nerazzurro si riuniva un brain trust di una qualità mai più superato in una squadra di calcio: in quel team c'era Viani, c'era Fulvio Bernardini, c'era Arpad Weisz e in campo andava anche gente come Peppin Meazza che nelle successive stagioni avrebbe avuto l'appoggio di un fenomeno come Hector Scarone o di un grande come Ernesto Mascheroni, entrambi vincitori del primo titolo mondiale con l'Uruguay. Generazioni di fenomeni.

Un QI calcistico favoloso, che Gipo Viani conservò anche da tecnico dove non poté però coronare il suo sogno, quello di allenare l'Inter, dove era cresciuto. Gli incastri della vita non sempre ti portano dove vorresti. Peccato. Ma si deve a Viani l'invenzione di una struttura difensiva di grande livello che diventerà un modello per tutto il calcio italiano, ma anche una serie di intuizioni tattiche originali, come quella dell'invenzione del Libero, anche se il tema rimane dibattuto tra gli storici del gioco. Certo il "Vianema", il suo progetto tattico sviluppato tra la Salernitana e la Lucchese, fu qualcosa di realmente differente.

La sua opera continuò sulla panchina del Palermo, dove fu invitato dal Principe Raimondo Lanza di Trabia. Nobile di famiglia, grande viveur (sono avvolte nel mito le sue estati siciliane in compagnia del divo di Hollywood Errol Flynn e le sue grandi conquiste amorose, che dovrebbero arrivare, se la fantasia non ha corso troppo oltre la realtà, fino a Rita Hayworth), personaggio controverso con una fine ancora avvolta nel mistero (suicidio o omicidio eccellente?), si mise in testa di fare del Palermo Calcio una delle Grandi d'Italia.

Dandy consumato (è lui "L'uomo in frack" cantato da Domenico Modugno), megalomane, si divertiva anche a disegnare, nei più diversi modi e tagli, le divise rosanero della squadra del capoluogo siciliano. In panchina, volle Gipo Viani che riuscì a portare il Palermo anche in zone nobili della classifica: soprattutto fece innamorare quella squadra da tutta la città, che conserva il ricordo del loro Sarti-Burnich-Facchetti che in Sicilia suonava così: Masci, Boniforti, Buzzegoli. Proprio Buzzegoli è considerato il primo Libero della storia del calcio italiano.

Il Principe di Trabia risiedeva nell'Hotel Gallia, quando passava da Milano. Pure di quelle frequentazioni si tramandano storie al limite del verosimile, fatto sta che dopo conversazioni fitte con Viani, sempre attivo nel trasferimento dei giocatori, quel favoloso albergo, peraltro molto vicino alla Stazione Centrale della città, divenne il luogo dove si svolgevano le trattative, il posto dove si incontravano dirigenti e intermediari, e poco a poco l'ambito ufficiale del calciomercato, la sua sede. E così sarebbe rimasto per molti anni. Un luogo di sogni, molto spesso non destinati a concretizzarsi ma comunque in grado di trascinare in uno stato di estasi assoluta, il tifoso. Sostanzialmente, quello che è ancora il Calciomercato. Un occhio al campo e un orecchio alle ultime voci. Il calcio va oltre il campo di gioco, a volte è un mercato di sogni, tutti nati nella stanza numero 131 dell'Hotel Gallia, quella dove il Principe incontrava Viani.

Carlo Pizzigoni


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