APPIANO GENTILE - Insieme a Stefano Pioli nella conferenza stampa di presentazione del #DerbyMilano c'era anche Mauro Icardi, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti: "Quando c'è un allenatore nuovo tutti vogliono mettersi in mostra. Siamo lavorando molto, dobbiamo pensare a fare bene sul campo. Il mio compito è fare gol. Mai a segno contro il Milan? Segnare contro di loro è sicuramenteun obiettivo, anche se non penso a quale squadra affronto".
Un altro commento sul nuovo mister e sulla possibile convocazione nella Selecciòn argentina: "Serviva un tecnico italiano perché in questo momento lavorare con uno straniero sarebbe stato più difficile. Avevamo bisogno di un allenatore che conoscesse il nostro calcio e la squadra attuale. Del mister mi ha colpito la sua voglia di trasmettere ogni particolare in tutti i momenti. Nazionale? Io faccio il mio lavoro, se arriverà la convocazione sarà un grande orgoglio per me".
"Con i tecnici precedenti ci sono state diverse situazioni complicate, adesso dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e fare bene sul campo. Siamo noi che giochiamo ogni domenica".
Quanto è importante lo spirito di appartenenza, sapendo di giocare per l'Inter: "Questo lo dobbiamo dimostrare sempre, giochiamo in una grande squadra. Contro la Juventus abbiamo dimostrato che possiamo fare bene contro tutti".
Per la corsa al terzo posto, quanto conta questo derby? "Questa partita sarà importante per tornare in Champions League, obiettivo che abbiamo da sempre. Dobbiamo riportare l'Inter tra i grandi club europei. Non ci importa dei punti di distanza in classifica col Milan ma del momento che stiamo passando".
"In questa settimana eravamo 10-15 giocatori, io cerco di trasferire ai miei compagni di ruolo le considerazioni su quanto ci ha spiegato il mister. L'importante è essere un gruppo che ragiona nello stesso modo".
Infine la possibilità di cambiare modulo di gioco, soprattutto in attacco: "In questa settimana l'allenatore ci ha fatto capire che sul campo andiamo in 11, per dare il contributo alla squadra bisogna trovare la giusta sistemazione. Non conta il numero di attaccanti".
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