CASABLANCA - C'è una parola in arabo il cui suono mi colpisce ogni volta: pallone si dice kura: ed proprio il pallone la cura di Inter Campus per aiutare a restituire il diritto al gioco a milioni di bambini in tutto il mondo, anche in Marocco.
Da circa 10 anni Inter Campus lavora nella periferia di Casablanca e in questi anni i progressi sono stati notevoli. All'inizio gli allenatori locali conducevano la seduta di allenamento esprimendosi con toni duri e parole forti, metodi poco adatti alla crescita corretta e completa dei più piccoli.
Quindi nelle nostre lezioni teoriche in aula abbiamo deciso nel tempo di affrontare non solo contenuti tecnici, ma anche temi come l'educazione, la crescita, la passione, l'attenzione e il rispetto del diritto al gioco per tutti i bambini.
Partecipando ai nostri corsi teorici e osservandoci in campo, gli allenatori marocchini hanno potuto constatare come attraverso il calcio si possa sviluppare costruttivamente la personalità del bambino.
La volontà e l'apertura dei referenti e dei tecnici locali ha permesso di raggiungere ottimi risultati ed è grande la soddisfazione nel vedere che gli allenatori oggi si rapportano con i bambini con un linguaggio positivo e allegro, portando avanti la metodologia Inter Campus con tutti, persino con una squadra di bambine, il vero simbolo del cambiamento portato da Inter Campus e abbracciato dalla realtà di queste periferie, dove storicamente la donna non gode di tutti i diritti.
Insomma anche questa volta, Inter Campus attraverso il pallone ed il gioco, è una kura verso la felicità dei nostri bambini.
Testimonianza di Lorenzo Forneris
Foto di Franco Origlia - CONTIGO
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