LE PAROLE DEL PRESIDENTE ERICK THOHIR A MEDIASET PREMIUM

"Voglio concentrarmi sull'Inter e ringraziare i tifosi che ci hanno supportato dal primo giorno. Cerchiamo un partner strategico, non cedo la maggioranza"

MILANO - Il presidente dei nerazzurri Erick Thohir ha rilasciato alcune dichirazioni in esclusiva a Mediaset Premium: "Come ho detto molte volte non ho intenzione di acquistare un club in Inghilterra, voglio concentrarmi in Italia, sulla Serie A, sull'Inter. Questo è quanto. Se la gente dice che voglio andarmene io non capisco, perché negli ultimi anni abbiamo lavorato molto duramente".

"Voglio ringraziare i tifosi che ci hanno supportato fin dal primo giorno, mister Moratti crede in quello che facciamo nell'Inter. Quest'anno abbiamo allestito un nuovo management e rifatto alcune zone del centro sportivo. Non posso dire altro se la gente continua a dire che voglio cedere un team, acquistarne un altro...".

Sulle voci di una cessione della maggioranza della società: "Sono fantasie. I media apprezzano la drammaticità, ma nella realtà noi siamo qui, vogliamo continuare a costruire qualcosa, non c'è l'idea di acquistare un altro team. Noi sin dal primo giorno avremmo voluto costruire un nuovo stadio, guardando l'affluenza di questa stagione si nota che è stata altissima, perché i tifosi credono in questo progetto. Grazie al lavoro del management, dello staff che lavora a contatto con la squadra. Ieri sera Roberto Mancini ha detto una cosa vera: presidente, allenatore e dirigenti possono cambiare, ma l'Inter e i suoi tifosi resteranno. Questo però non significa che Thohir o Mancini se ne andranno, assolutamente".

La delegazione del gruppo Suning ha visitato Appiano Gentile ed ha assistito alla partita contro l'Udinese di ieri sera: "Anche mister Moratti ha detto che il gruppo è serio. Ciò non vuol dire che siamo vicini ad una chiusura. Stiamo cercando partner strategici, è un processo. Vogliamo essere sicuri che sia una cosa positiva per l'Inter, come è successo tra mister Moratti e me quando sono arrivato. È un po' come nel calciomercato, quando si legge che un giocatore è già arrivato: no, se ne parlerà quando sarà fatta e ci saranno le firme".

Si è parlato della cessione di un 20% delle quote: "Non si tratta di una vendita, ma di un aumento di capitale".

Infine il punto sulla situazione della squadra a poche giornate dalla chiusura del campionato: "Volevamo arrivare in Champions League, non è ancora finita, mancano ancora delle partite. Vedremo alla fine della stagione in quale posizione saremo. Allo stesso modo abbiamo un progetto di cinque anni che è ancora valido. Essere in Europa League sarebbe una realtà, non vuol dire che l'Inter fallirà o venderà i giocatori migliori o non rispetterà i parametri del fair play finanziario".

"Noi, come management e proprietà non siamo stupidi: abbiamo un piano, vedremo dove saremo a maggio, ma ci sono delle opzioni per tutte le evenienze. Sicuramente staremo nei parametri del fair play finanziario. Saremmo felici di essere in Champions League, altrimenti ci sarà un piano per l'Europa League. Mancini è stato molto elegante nel dire che il non raggiungimento del terzo posto è colpa sua, ma noi lavoriamo tutti insieme come un team".


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