MILANO - L'Inter torna a San Siro e torna alla vittoria al termine di una prestazione 'ottima', nelle parole del tecnico Roberto Mancini: "Le partite sono strane, è stata un'ottima prestazione anche se dovevamo chiuderla prima e abbiamo rischiato qualcosa nel finale prima di chiuderla. Abbiamo sofferto un po' con il gol subito immediatamente, ma poi abbiamo avuto le occasioni per ribaltarla. Troppe chance create per poi aver chiuso la partita al 95'. Sappiamo di dover migliorare sotto questo aspetto. Ci aspettavamo tanti gol dai nostri attaccanti, poi per diversi motivi non sono arrivati. Non accade perché non giocano bene o non danno il massimo. Il calcio è strano anche per queste cose".
"Nel calcio può succedere di tutto, la vittoria mantiene un barlume di speranza. Quando uno è dietro deve sperare nei passi falsi di chi è davanti, ma aspettiamo la fine della stagione a parlare di rimpianti. È un risultato importante perché ci dà più tranquillità".
Stevan Jovetic è tornato al gol, curiosamente contro l'Udinese, l'ultima "vittima" del montenegrino: "Jovetic ha fatto due gol ma non solo, può fare anche molto di più e lo sa, può giocare benissimo insieme a Mauro. Brozovic doveva muoversi come esterno di destra per dare supporto agli attaccanti, poi abbiamo cambiato perché Biabiany si trova molto meglio in quella posizione. Non credo ci sia un giocatore in Serie A che corre quanto lui, qualche volta perde in qualità proprio per questo e per inesperienza. Ma ha tutto per giocare bene e fare gol. Siamo felici che Eder si sia sbloccato, è importante per un attaccante. Spero che questo gol lo tranquillizzi ulteriormente perché lui è molto bravo e può giocare in molti ruoli. Icardi? Stasera ha fatto un'ottima partita, addirittura migliore di quella con il Napoli. Ma contro il Napoli aveva fatto gol e questo cambia i giudizi. Penso sia stata una delle migliori prestazioni di Mauro.".
Qualche domanda è stata posta al tecnico anche sulla delegazione di Suning presente stasera allo stadio, e sul calciomercato: "Una cosa certa è l'Inter e sono i tifosi. Al di là di chi sarà il presidente, l'allenatore. Non c'è nessun trambusto, noi non siamo frastornati, siamo tranquilli, facciamo il nostro lavoro che è cercare di vincere. Thohir è affezionato, lo è anche Moratti, quindi siamo tranquilli perché siamo in buone mani".
"Ci sono tantissimi giocatori che hanno profili da campione, abbiamo bisogno che abbiano personalità e qualità tecniche per reggere il peso di questa maglia".
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