CARACAS - Nonostante la situazione difficile in cui si trova il Venezuela, con razioni settimanali per acquistare i beni di prima necessità e file lunghissime per beneficiare dei prezzi calmierati, Inter Campus continua il suo intervento nel quartiere di Petare, periferia est della città.
Oltre ai consueti esercizi, l'abitudine locale è fermarsi qualche minuto al termine degli allenamenti per riflettere tra amici sui valori dello sport. Si parte sempre da situazioni concrete: nella partitella finale, ad esempio, ogni squadra sceglie il nome di un valore, come 'collaborazione', 'lealtà', 'amicizia', che poi diventa l'oggetto della discussione. In che modo abbiamo collaborato in campo? Siamo stati leali con i compagni? Abbiamo onorato l'amicizia anche con gli avversari? Il confronto è aperto, sotto l'occhio vigile degli allenatori.
La cosa più bella, però, resta il metodo per prendere parola: non si parla tutti insieme, né si urla per essere ascoltati, proprio come in campo non ci si butta in massa sul pallone, né si chiama gridando il compagno. Al contrario, anche la chiacchierata è guidata dalla palla: chi ce l'ha parla e poi sceglie a chi passare, dando automaticamente voce a una nuova opinione. Una frase rapida e poi via, l'azione continua.
La partita delle idee è la nostra preferita.
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