MANCINI: "LA STRADA È ANCORA LUNGA"

"Le vittorie ci permettono di lavorare con tranquillità e consapevolezza, ma dobbiamo ancora crescere". Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter-Hellas Verona

APPIANO GENTILE - Prima di concentrarsi sulla sfida contro l'Hellas Verona, in programma domani sera allo stadio "Giuseppe Meazza" alle ore 20.45, anche Roberto Mancini dedica un pesniero al progetto Football Therapy, presentato nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti" proprio qualche minuto prima della conferenza del tecnico nerazzurro: "È una bellissima iniziativa che darà una mano a diversi ragazzi in difficoltà - ha dichiarato il mister -. Ancora una volta il club sta facendo un'ottima cosa". 

L'attenzione si sposta poi sul campo: "Abbiamo vinto le prime partite ma questo non cambia il percorso della squadra, che deve crescere e migliorare. I punti raccolti finora ci permettono solo di lavorare con tranquillità. Speravo in una partenza positiva, è importante per capire dove la squadra potrà arrivare. Ci ha dato consapevolezza, anche se sappiamo che per arrivare in fondo la strada è ancora lunga e bisognerà fare di più".

"Abbiamo lavorato bene sul mercato e in fase di preparazione. Sappiamo di avere ancora delle lacune e lavoreremo per colmarle. Cosa rispondo a chi dice che il gioco dell'Inter è noioso? È dal 1982 che sento parlare così della squadra in testa alla classifica, indipendentemente che si tratti di Inter, Milan o Juventus. In Italia c'è questa usanza, ma noi rispettiamo il parere di tutti. Analogie con le squadre vincenti del passato? Non si possono fare paragoni perché per ora non abbiamo vinto nulla, abbiamo solo iniziato bene il campionato". 

Qualche battuta poi sugli avversari: "In Serie A non esistono partite scontate. A Modena è stata durissima e con Chievo e Atalanta è andata allo stesso modo. Per vincere una partita bisogna giocare al 120% e mantenere la concentrazione al massimo. Il Verona è un'ottima squadra, solida, che difende bene e concede pochi spazi. Domenica scorsa ha pareggiato una partita difficile, all'ultimo minuto, dimostrando carattere. Mandorlini poi è un grande allenatore, sarà un match difficile e dovremo lottare per cercare di portare a casa i tre punti". 

In chiusura botta e risposta sui singoli: "Il ruolo di Perisic? Si allena con noi solo da dieci giorni, sappiamo che da esterno può fare la differenza. Le condizioni di Miranda? Ha lavorato con il gruppo, credo stia abbastanza bene. Domattina valuteremo insieme se impiegarlo. Chance per Ljajic e Brozovic? Adem sarà un giocatore importante per noi perché ha qualità tecniche straordinarie, utili contro squadre che si chiudono. Sarebbe entrato già domenica scorsa se non si fosse fatto male Murillo. Marcelo potrebbe giocare. Siamo in 20, qualcuno giocherà e qualcuno riposerà. Nessuno qui è intoccabile, abbiamo una rosa di giocatori importanti".

"L'agonismo di Felipe Melo? Domenica è stato il giocatore più corretto della partita, ha fatto un fallo, normale. In una partita di calcio ci può stare. Lui è un calciatore come tanti altri. In settimana hanno esagerato, i falli li vedo anch'io, di calcio me ne intendo e sono state dette tante cose inesatte sul suo stile di gioco. L'infortunio di Murillo? Credo non sia una cosa gravissima, vedremo quando potrà recuperare". 

 


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