APPIANO GENTILE - Prima conferenza della stagione per Roberto Mancini, che al centro sportivo "Angelo Moratti" incontra i giornalisti alla vigilia di Inter-Atalanta. Si inizia dagli obiettivi della squadra per il campionato che sta per cominciare: "Scudetto? Quando inizia il campionato tutti partono per il massimo traguardo. Siamo coscienti della nostra qualità, dipenderà da noi. L'Inter deve partire sempre puntando all'obiettivo più importante. Partiamo tutti alla pari, saremo noi a dover costruire il nostro destino. La nostra è una squadra competitiva, dovremo esser bravi a restare nel gruppo di testa. Il lavoro che abbiamo fatto l'anno scorso ci servirà, deve essere la base per i nostri successi futuri. Io sono abbastanza tranquillo su quello che la squadra potrà dare nel corso della stagione".
Inevitabile poi qualche domanda sul mercato: "La società sta lavorando, ma il nostro pensiero è rivolto ad Atalanta e Carpi. Il fatto che sia ancora aperto il mercato è un elemento di disturbo, perché un allenatore vorrebbe sempre lavorare con la rosa definitiva sin dal primo giorno di ritiro. Ma le voci di mercato le lasciamo a chi lavora all'esterno. Perisic? Abbiamo operato per migliorare la rosa, vedremo quello che accadrà entro fine agosto. Chi mi ha stupito dei nuovi? Sono giocatori che hanno bisogno di ambientarsi, non è semplice. Abbiamo lavorato molto bene in fase di preparazione e questa è la cosa più importante. C'è bisogno di tempo per conoscere il campionato e i compagni. Le partite estive non hanno grande importanza, servono solo per arrivare pronti al primo impegno ufficiale e per sistemare delle situazioni di gioco. Da domani conterà il risultato e sarà importante conquistare i tre punti".
Quindi, sui singoli: "Hernanes? Sta abbastanza bene, ha lavorato con il gruppo tutta settimana. Vedremo dopo l'ultimo allenamento. Jovetic-Icardi coppia titolare? Davanti abbiamo tre giocatori, due giocheranno. Vedremo... Vertice basso del rombo? Al momento abbiamo Gnoukouri e Medel che possono ricoprire quella posizione. Montoya? Nessuno di noi ha mai avuto dubbi su di lui. Arriva da una grandissima squadra e anche lui ha bisogno di tempo per adattarsi. Medel mezz'ala? Gary può fare tanti ruoli, è un giocatore eclettico".
Infine spazio ad alcune curiosità sui movimenti in entrata e in uscita: "Kovacic-Kondogbia? Geoffrey può diventare uno dei migliori centrocampisti al mondo, è stato acquistato perché si è presentata la possibilità di farlo. Per Mateo è stato un discorso diverso, legato al fair play finanziario. Cederlo non era volontà di nessuno. Purtroppo è stata un'esigenza. Cosa è mancato a Shaqiri? Puntavamo molto su di lui, ma a luglio è stato il primo giocatore richiesto da altri club. Avevamo bisogno di sacrificare qualcuno e a malincuore abbiamo deciso di rinunciare a lui. Non è una questione di programmazione, è stata una scelta dettata da altri motivi. Gli auguro il meglio in Premier League".
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