JOVETIC: "NON VEDO L'ORA DI INIZIARE"

Il centrocampista montenegrino ha incontrato la stampa al Meazza: "Pressioni? caso mai stimoli"

MILANO - È il giorno di Stevan Jovetic, nuovo numero 10 dell'Inter. La presentazione alla stampa e ai tifosi che, negli uffici della biglietteria di San Siro, stanno rinnovando l'abbonamento. Ad accompagnare l'attaccante montenegrino il direttore generale Marco Fassone e il direttore sportivo Piero Ausilio: "Due parole per dare il benvenuto a Jovetic a Milano. Lui per primo ha manifestato  durante la trattativa con il Manchester City, tutto il suo desiderio di tornare in Italia".

La prima domanda è sulla novità di queste ore: "Sono felice di aver preso il numero 10. Al mio arrivo, pensavo di prendere l'8 ma era occupato e avevo scelto il numero che avevo al Partizan, il 35. Poi purtroppo Mateo è andato via e sono ho pensato che il numero 10 poteva essere il mio numero'. Il sorriso non manca al montenegrino, sorriso e decisione: 'Ci siamo allenati bene da quando sono qui, siamo pronti non vedo l'ora che sia domenica'. E come compagno di reparto, Mauro Icardi: 'Con lui le cose vanno bene lo conoscevo. So che è bravissimo. Ho seguito i suoi gol dall'Inghilterra e avevo già un'ottima impressione".

Disteso e sorridente dicevamo, nonostante le pressioni: "Ci sono sempre pressioni nel calcio. Le ho sentite ovunque ma io penso solo a fare bene. Io direi stimoli piuttosto. Nonostante le difficoltà in Inghilterra è stata un'esperienza molto importante e sono tornato più maturo. Quali difficoltà? I problemi ci sono stati all'inizio quando ho avuto un po' di infortuni, poi quando ho giocato bene venivo sostituito comunque. E l'esclusione dalla lista Champions mi ha fatto pensare definitivamente che avrei cambiato squadra".

Ad abbracciarlo all'Inter Roberto Mancini: "Il mister mi ha detto quello che si aspetta da me anche dal punto di vista tattico. Non solo lui però. Anche i tifosi so che si aspettano molto da me ma devo dare il mio contributo in termini di gol e assist, nient'altro".

Inevitabilmente il pensiero va alla posizione tattica in campo: 'Abbiamo parlato anche di quello che posso garantire in termini di duttilità alla squadra, da qui in avanti penso di poter fare tutti i ruoli, anche se  la seconda punta è quello che ho fatto di più fin qui'

Il Derby? "È una partita importante e speciale e non vedo l'ora di giocarla. Però spero di  fare gol prima del derby! Mancano tre settimane!". Jovetic come una delle icone della rinascita del calcio italiano: "I grandi calciatori fanno bene, i giorni di un glorioso passato lontano possono tornare". Firenze? "Amo la città e i tifosi viola. Ho stima per loro e spero sempre che le cose vadano bene per la Fiorentina. Mi aspetto una bella accoglienza da parte dei gigliati".

Infine chiusura sul futuro che Jovetic vede sereno di fronte a se: "Abbiamo in squadra anche giovani molto bravi che devono crescere, bisogna solo aver pazienza e bisogna che le cose vadano al meglio e potremo essere competitivi da subito e lottare per il terzo posto". 


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