APPIANO GENTILE - La vittoria di sabato contro la Roma è ormai alle spalle. L'Inter è già pronta per una nuova sfida. Domani, allo stadio "Friuli", i nerazzurri affronteranno l'Udinese di Andrea Stramaccioni: "Non è una partita scontata - esordisce Roberto Mancini nella conferenza stampa pre match -. Per vincere dovremo fare una grande partita, non sarà facile. Quella vista contro il Milan è una squadra in netta ripresa, allenata da un tecnico che conosce bene l'Inter".
Parlando della crescita dei suoi ragazzi, il mister spiega: "Non siamo ancora a un livello tale da poter dire che abbiamo trovato la quadratura del cerchio, ma penso che la squadra sia cresciuta di partita in partita, anche quando i risultati non arrivavano. Abbiamo dei limiti e faremo ancora degli errori, ma i miglioramenti sono stati netti e possiamo già dire di essere diventati una squadra. Adesso dobbiamo andare avanti a lavorare in questa direzione. Il nostro gruppo è compatto, formato da bravi ragazzi e da ottimi professionisti. Una vittoria non può cambiare le cose, anche se la Roma è una grande squadra. L'obiettivo è tornare al top perchè l'Inter deve puntare sempre al massimo".
"L'idea di gioco è solo una - prosegue -, possono cambiare gli interpreti e il modulo ma dobbiamo sempre scendere in campo per vincere. Contro la Roma ci siamo giocati il tutto per tutto. Purtroppo per entrare in Europa non dipende più solo da noi, bisogna dare il massimo per cercare di vincerle tutte e sperare che davanti qualcuno rallenti".
Quindi qualche domanda sulla formazione da opporre ai friulani e sulla condizione dei singoli: "Emergenza difesa? Abbiamo due squalificati e un paio di soluzioni da adottare. L'arretramento di Medel è una di queste. Felipe? Ha delle qualità, è un giocatore esperto e si sta comportando bene. Domani potrebbe avere l'occasione di giocare dall'inizio. Kovacic davanti alla difesa? Mateo nel tempo potrà giocare in quella posizione, ha le doti per farlo. È entrato bene in campo sabato sera, con il giusto atteggiamento. Hernanes? Quello da rifinitore dietro le punte è il ruolo migliore per lui. Può dare imprevedibilità al nostro gioco. Shaqiri? In Italia c'è il vizio di non saper aspettare. Questo non può accadere quando si parla di un giocatore che arriva da un'altra realtà e da un altro campionato. Podolski? Vale lo stesso discorso, è un ottimo professionista ma ci vuole un po' di tempo per ambientarsi. Poi è una situazione particolare perchè è in prestito dall'Arsenal e a fine anno potrebbe tornare da loro".
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LIVE! CONFERENZA STAMPA ROBERTO MANCINI PRIMA DI UDINESE-INTER 27.4.2015 13:45 CEST