ZANETTI E MALDINI PER LA LOTTA AL BULLISMO

Dal centro di Milano, le parole del vice president nerazzurro, invitato con Paolo Maldini a parlare di leadership e lotta al bullismo

MILANO - A pochi giorni dal derby, Milan e Inter si sono ritrovate per discutere insieme di un importante progetto: al via infatti il primo di alcuni incontri che intendono contribuire al progresso sociale intervenendo su un tema di grande attualità e cioè la difficoltà che sembrano avere tanti adolescenti nel maturare autostima e nello stabilire corrette relazioni interpersonali. Nel post stracittadina, ospite di 'Fondazione Milan' F.C. Internazionale.

Per questo Paolo Maldini, storico Capitano rossonero e Javier Zanetti, vice president e bandiera nerazzurra, hanno deciso di incontrare insieme 450 ragazzi delle scuole superiori milanesi e raccontare la loro esperienza sul rispetto, ma anche nella gestione della leadership attraverso lo stile. Il tutto all'insegna del fair play. A moderare l'incontro dal palco Marco Foroni, giornalista televisivo e caporedattore a SportMediaset.

Zanetti ha iniziato parlando della sua famiglia e di suo papà, in particolare come esempio e guida: "Il ruolo di leader va costruito, bisogna fare e non parlare, spesso nella mia carriera mi è toccato intervenire e parlare ma tutti sapevano che era solo per il bene del gruppo, la prima cosa è sempre il bene del gruppo". Il vice president, una vita all'Inter e da sempre impegnato nel sociale grazie alla Fondazione Pupi: "Credo non ci sia cosa più bella che aiutare chi ne ha più bisogno. Aiutiamo più di mille bambini ogni giorno per potergli dare un futuro che speriamo sia positivo".
Consigli per i ragazzi: "È importante rimanere sempre se stessi, affrontare le difficoltà ed evitare di seguire strade negative, anche se è molto difficile". Sulla carriera in nerazzurro: "Mi riempie d'orgoglio essere diventato un riferimento importante per l'Inter. Al di là delle vittorie tenevo molto al rispetto dei miei compagni". Per arrivare ad oggi: "Nella squadra attuale sono tutti molto giovani, ci sono dei ragazzi che vorrebbero fare una carriera come quella che abbiamo fatto io e Paolo (Maldini, ndr) e mi auguro che possano riuscirci".

Insomma una bella giornata per tanti ragazzi, con un messaggio ben chiaro: "Per essere leader bisogna avere un proprio stile, ma soprattutto essere in grado di rispettare quello altrui, senza cadere nella trappola del bullismo, tema troppo spesso presente nelle cronache quotidiane".


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