GIACARTA - Il calcio è passione. L'Inter è passione. Passioni che Erick Thohir sentiva sue ancor prima di diventare presidente nerazzurro ma che ora vive quotidianamente, con un coinvolgimento che gli ha cambiato la vita, rendendola ancora più speciale. Proprio come speciale è l'Inter.
Per rendersi conto di tutto ciò basta vedere come il presidente si comporta quando i tifosi lo incontrano, quando gli chiedono di scattare una foto insieme, quando parla dell'Inter, una passione - dicevamo -, la sua passione: per tutti Thohir ha un sorriso, che gli viene dal cuore e che va dritto al cuore di chi si trova davanti a lui.
"In giro per il mondo, in Indonesia, in Italia, così come in altri paesi, ora le persone spesso mi fermano, per una foto, per scambiare due parole. Inevitabilmente sono più conosciuto ma questo non mi ha cambiato, il mio modo di essere non cambia. Anche se sono l'azionista di maggioranza dell'Inter, il presidente di uno dei club più importanti al mondo, come persona sono sempre io, anche se con una passione ancora più grande. Un qualcosa che mi rende orgoglioso e che non avrei mai immaginato all'inizio, ma è accaduto e ne sono felice. Felice di essere parte di un qualcosa in cui credo, che mi piace e per il quale darò il massimo, sempre".
Una passione, quella per l'Inter, che è anche una responsabilità, "di fare bene, di fare il meglio per il club. Mi sento responsabile del futuro della società e farò di tutto per accrescerne ancor di più la fama nel mondo, per svilupparne ancor di più il brand", ha sottolineato Thohir, in una lunga chiacchierata con i fan nerazzurri d'Indonesia, terzo paese al mondo per numero di tifosi interisti.
Il presidente guarda avanti, al futuro nerazzurro, insieme ai tifosi, di Italia, di Indonesia e di tutto il mondo. E vede il club ritornare al posto che gli compete, in virtù della storia gloriosa - passata e recente - che lo contraddistingue: "E' il momento per l'Inter di ritrovare la posizione che merita, tra le migliori dieci squadre al mondo, per vittorie e non solo. Dobbiamo tornare a essere competitivi, aumentare gli introiti e coinvolgere con la nostra passione il mondo intero. Ora che siamo nuovamente in Europa, lavoriamo per rimanerci e per tornare in Champions League. Passo dopo passo, insieme. La squadra che abbiamo costruito è un buon mix di giocatori d'esperienza e giovani, è quello che volevamo. Siamo soddisfatti di quanto fatto e dell'ottimo lavoro dell'allenatore. Siamo proiettati al futuro".
Un futuro di passione, come l'Inter merita e la storia nerazzurra insegna. Da vivere insieme, perché siamo fratelli del mondo. Da sempre e per sempre. Ovunque. Perché quando la passione è nerazzurra sa superare ogni distanza e confine, raggiungendo milioni di persone. Oltre 13 milioni in Indonesia, più di 260 milioni in tutto il mondo.
