VIDIC, GLADIATORE FIERO: "UN PASSO IN AVANTI"

Il ritratto, la carriera e le parole del nuovo acquisto dell'Inter presentato nel primo giorno della nuova stagione nerazzurra

APPIANO GENTILE - Nemanja Vidic è entrato di diritto dopo 8 anni e mezzo nella "hall of fame" dei giocatori del Manchester United. La storia dei Red Devils, i trofei vinti, molti dei quali da capitano, sono la dimostrazione di come il difensore serbo sia un campione assoluto, in grado di contribuire con il proprio carattere, il proprio bagaglio tecnico e la propria forza mentale ai grandi traguardi di un "top team". La storia dei difensori centrali che hanno fatto grande l'Inter è lunga. Ne citeremo due. Laurent Blanc che arrivò in nerazzurro nel 1999 a 34 anni da campione del mondo in carica per vivere due grandi stagioni nell'Inter e andare a terminare una carriera vincente al Manchester United. E poi Lucio, giunto all'Inter quando di anni ne aveva 31 per completare una carriera di successi con un triplete indimenticabile e il tetto del mondo conquistato da protagonista.

Due casi per citare le qualità che ci vogliono prima di approdare in un club come l'Inter: esperienza internazionale e tanta voglia di rimettersi in gioco. Per questi parametri (e non solo) Nemanja Vidic è una garanzia. L'ormai ex capitano del Manchester United è universalmente considerato uno dei migliori difensori centrali al mondo. L'Inter lo conosce bene. Anche per essere incappato nella sua furia in quel di Manchester, quando segnò un gol fantastico nella Champions 2008-2009, in cui i "red devils" si sarebbero arresi solo a Messi. 

Fisicamente impressionante, Nemanja (la pronuncia originale vuole l'accento sulla "e") è stato uno dei primi ad arrivare al centro sportivo "Angelo Moratti", per cominciare una stagione che vuole essere indimenticabile. Un progetto che per sua stessa ammissione è stato scelto per il carattere vincente del club.

"Una squadra che è stata così vincente nella storia da essere la scelta migliore possibile", dichiara subito. Un club che ha una tradizione anche legata al paese di provenienza di Vidic: "È una tradizione da portare avanti con orgoglio come raccontato per tempo a Dejan Stankovic", leggenda nerazzurra, in una conversazione che ha preceduto la sua scelta di sposare l'Inter. E se c'è chi pensa che l'Italia rispetto all'Inghilterra sia un passo indietro risponde che "il calcio inglese è solo diverso. Anche quello italiano è un calcio molto importante".

"Quello che vuole il presidente Thohir - continua - è mantenere l'Inter ad un livello top, e io sono felice di far parte di questo progetto". Ovunque ha fatto parte di progetti importanti a lungo termine che hanno sempre ripagato. Anche al Manchester United è andata così. "L'idea principale è quella di migliorare assolutamente rispetto alla passata stagione. È normale che ci siano grandi aspettative, ma la cosa più importante è solo crescere. Per me la difesa a tre o a quattro fa poca differenza. Cercherò di far parte di questa linea difensiva lottando per conquistare il mio posto. Ho sempre giocato a quattro ma non ci sono problemi nel giocare con un modulo differente, la cosa più importante è l'attenzione con cui viene proposto un sistema difensivo. Ancor di più della qualità dei difensori stessi".

Sul gruppo di giocatori di lingua slava che da Handanovic a Kovacic contribuiscono alla spina dorsale della squadra: "Non ci sono buoni o cattivi giocatori a seconda della loro nazionalità, la concentrazione di giocatori dei Balcani può solo servire al mio ambientamento, non certo in campo". La storia dell'Inter, come dicevamo, è costellata di grandi campioni tra i difensori centrali e "fortunatamente da oggi potrò far parte di un gruppo composto da gente come Cordoba, Zanetti, Samuel, Lucio, Materazzi, Chivu. Chi ha lottato per vincere trofei con questa maglia". Una maglia che da oggi vestirà "qualunque sia il mio numero, se potrò avere il 15 (il numero allo United, ndr) bene, altrimenti mi adatterò". Che ha trovato un nuovo gladiatore. 

Benvenuto Nemanja. Insieme come recita la campagna abbonamenti, torneremo al nostro posto. In alto. Dove sempre l'Inter è stata. 

 


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#WELCOMENEMANJA, #ASKVIDIC 4.7.2014

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