"INTER UN GRANDE CLUB, UNA NUOVA SFIDA"

La versione integrale della conferenza stampa svolta da Nemanja Vidic al centro sportivo "Angelo Moratti"

APPIANO GENTILE - Oggi è il giorno di Nemanja Vidic, che è stato presentato alla stampa nella sala del centro sporivo "Angelo Moratti". Tante le domande dei giornalisti presenti, inter.it vi ripropone la versione integrale della conferenza.

Buongiorno, benvenuto: che cosa ti ha portato a scegliere questo progetto?
"Si parla di un grande club con storia, tradizione, che ha vinto trofei importanti come la Champions, trofei interni ed esterni, non molti club possono vantarlo. Nuovo progetto, nuovo proprietario, mi è piaciuto subito".

Che peso ha avuto Stankovic nella scelta, cosa ti ha detto Mazzarri?
"Ho parlato con Dejan della possibilità di venire qui, non è il solo giocatore serbo che ha vestito questa maglia ed è anche vero che vorrei continuare la tradizione dei serbi all'Inter. Ci sono stati tanti giocatori serbi in Italia".

Hai giocato nel Manchester e in uno dei più bei campionati d'Europa, molti parlano del campionato Italiano come di un passo indietro per la tua carriera. Come hai visto fino ad oggi il campionato italiano?
"Devo dire che 12 anni fa ero già vicino ad arrivare in Italia. Molti pensano sia un passo indietro ma io non credo. Credo che il calcio italiano si adatti al mio modo di giocare, penso di arrivare in uno dei più grandi club del mondo. E' una fase di transizione, in questo momento non sta raggiungendo i risultati voluti ma è un passo in avanti importante per me, condivido l'idea del club ed era il momento giusto. Il calcio italiano è diverso da quello inglese ma molto valido e di alto livello".

Come ti ha convinto Thohir a scegliere l'Inter? Hai sentito entusiasmo?
"Io non ho parlato direttamente con lui ma ho avuto l'occasione di parlare con marco che mi ha illustrato l'idea del club e i progetti futuri, il nuovo modo di lavorare. Pur giocando nel Manchester ho ritenuto per me l'idea molto interessante, mi è stato trasmesso un certo entusiasmo. Mi è stata prospettata l'idea che il presidente non vuole lavorare con l'Inter con un progetto di sei mesi ma con un progetto che si espande su un tempo più ampio, due anni. Vuole mantenere l'Inter in una posizione alta e io condivido il progetto. Vorrei aggiungere che nei miei precedenti movimenti di carriera, dalla Stella Rossa allo Spartak al Manchester mi sono sempre trovato davanti a nuovi progetti. Il Manchester prima del mio arrivo non vinceva il titolo da tre anni. Tutti i progetti importanti sono stati a lungo termine. Mi è sempre piaciuto fare parte di progetti a lungo termine, di club con la visione del futuro, sono onorato di essere qui e credo si possa fare molto bene".

Al Manchester eri capitano, il capitano dell'Inter si è ritirato, saresti pronto a diventare capitano dell'Inter?
"Preciso che mi devo conquistare posto sul campo e non dipende da me, posso inizialmente dare il meglio e prepararmi al meglio, ho fatto nove anni allo United e ho sempre dato il meglio senza dipendere dall'essere capitano. Non m interessa ora e non cambia il mio modo di giocare e di applicarmi sul campo".

L'Inter l'anno scorso ha chiuso molto lontano da Juventus, Roma e Napoli, quale pensi possa essere l'obiettivo per la stagione?
"Chiaramente l'idea principale è quella di migliorare così come penso qualsiasi club voglia fare, migliorare sul campo, come giocatori, come staff, ad ogni livello, è una mentalità che mi è stata prospettata e che condivido, un grande club come l'Inter ha aspettative importanti. Vogliamo migliorare sul campo ed essere orgogliosi a fine stagione".

Cosa sai dei compagni e cosa pensi della possibilità di difesa a tre di Mazzarri?
"Ho guardato qualche partita dell'Inter l'anno scorso e ho visto qualche giocatore di talento. Non ho mai giocato prima a tre, è un sistema nuovo ma difendere è difendere, è lo stesso a 3 a 4. Voglio adattarmi alle scelte dei giocatori. Sono qui per provare a dare il meglio".

E' vero che anche il Milan era interessato a te nel periodo in cui ti ha cercato l'Inter? Javier Hernandez sembra che dall'Inghilterra abbia chiesto notizie dell'Inter, puoi confermarlo?
"Avevo alcune opzioni ma il Milan non era una di quelle. Hernandez non mi ha chiesto nulla dell'Inter".

Volevo sapere se avrai la maglia numero 15 e capire, visto che vieni in una squadra che è stata molto argentina se con Kovacic, Kuzmanovic e la suggestione Jovetic, può diventare un'Inter slava.
"Ci sono buoni e cattivi giocatori, non importa da dove vengono. Non conosco Jovetic e non esprimo un'opinione. Ci sono alcuni giocatori dalla jogoslavia e può aiutarmi ad adattarmi. Spero di vestire il 15. Non ne ho parlato ma non mi preoccupo, sarò felice col 15 ma anche senza".

Nelle ultime stagioni l'Inter è stata in difficoltà in difesa, ora chiama un grande difensore per sistemare le cose. Meglio avere grandi difensori o un grande assetto difensivo?
"Credo che la cosa importante sia il sistema di gioco. In passato è stato uguale quando sono arrivato nei miei club. Le mie performance dipendevano dai miei compagni. Credo che siano il gruppo, il sistema e l'atmosfera a migliorare i giocatori. Tutti i club devono ragionare così per raggiungere obiettivi importanti".

Com'è il rapporto con i dirigenti dello United e perché hai chiuso con loro?
"E' una domanda alla quale ho già risposto precedentemente, sono stato allo United per nove anni e ho vinto tutto a livello individuale e di squadra. E' una nuova sfida nella mia carriera. Le motivazioni saranno alte. Ho provato quello che valgo in Inghilterra e voglio mostrare anche in Italia ciò di cui sono capace. Italia è un posto bello dove stare, un bel paese, vicino a casa. Tante ragioni. Anche imparare una nuova lingua".

L'Inter sarà la tua ultima tappa o ci saranno altri obiettivi?
"Non so cosa mi porterà il futuro ma sono qui per restare 3 anni e spero di fare bene qui. Spero che i fans e le persone mi aiuteranno a stare qui, poi si vedrà, non si sa mai cosa succede nel futuro. La cosa più importante è prepararmi al meglio per la stagione".

Al Manchester hai formato con Ferdinand una grande coppia. Anche all'Inter con Materazzi, Samuel, Lucio e Cordoba ci sono stati grandi nomi. C'è uno di questi con cui avresti voluto fare coppia? Tra quelli attuali c'è qualcuno che conosci più degli altri?
"Credo che come i difensori importanti sono stati molto competitivi e hanno vinto molto. Il merito però non è solo dei difensori ma di tutta la squadra. Spero di poter essere parte della nuova difesa. Tanti buoni difensori, anche Chivu e Zanetti, hanno giocato per l'inter. Spero di poter fare come loro".

Sì, ho visto i difensori attuali e c'è molta competizione in difesa, ci sono anche dei buoni giovani che migliorano anno dopo anno. Spero di essere parte dei tre in campo. Si lotterà per il posto ma questo è buono.
"Quanto ti peserà non giocare la Champions? Immaginavi che non avresti giocato questa competizione quando hai firmato? Questo ha influenzato il tuo entusiasmo? Bisogna dire che anche allo United non avrei giocato la Champions. Questa è stata una mia scelta e non me ne sono mai pentito. Non giocheremo la Champions ma l'Europa e questo non cambierà la nostra stagione. Abbiamo 30 giocatori qui al ritiro e ognuno avrà spazio perché avremo 3 competizioni".


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LIVE VIDIC PRESS CONFERENCE - 4.7.2014 15:00 CEST

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