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Nerazzurri nel mondo, una storia di passione nerazzurra oggi in Cina

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SHANGHAI - Capita di avere la fortuna di lavorare per l'Inter e succede di essere in giro per il mondo. L'idea è stata del presidente Erick Thohir. "Sei a Shanghai? Porta una maglia, magari incontri i tifosi, noi siamo in tutto il mondo". Nulla di preordinato, di organizzato. Neanche un Inter Club, piuttosto a Shanghai c'è l'Associazione dei tifosi nerazzurri, così, in una giornata di weekend davvero festivo (si apre il Dragon Boat Festival, che culmina lunedì con una enorme gara di battelli sul fiume), in questa enormità di città, attraverso un semplice indirizzo email, ci si ritrova fra nerazzurri. La maglia di Javier Zanetti autografata da Thohir, il loro gagliardetto firmato da ognuno per il Presidente, chiacchiere fra tifosi. Fra i venti e i trent'anni, laureati, Wang Zhen Zhu, presidentessa, Huang Wei, Li Jung Jun, Sun Yue, Yang Xu Peng, Yu Jiong, Hon Yiyi su una cosa sono d'accordo, Javier Zanetti. Indossano tutti la maglia ufficiale del Capitano, guai a dire ex, per loro è sempre il Capitano. Si accertano che non si venda Kovacic ("un genio in campo"), vorrebbero venire a San Siro, ma non è facile. Lavorano tutti, e domenica prossima sfidano i tifosi del Liverpool in finale di un torneo per fan club. "Abbiamo già eliminato il Barcellona e il Manchester City", raccontano, intanto che spiegano chi sia il loro mister, chi un pilastro in difesa, chi l'attaccante più deciso. L'Associazione raccoglie cento tifosi, ha un suo stemma, ha voglia di diventare un vero Inter Club, come "quelli di Pechino", spiegano, che sono 400. Sono fantasticamente allegri, grati del pensiero, uno di loro ha incrociato Thohir. Era a Hong Kong per lavoro. "E Moratti come sta, viene ancora alle partite?", chiedono. Certo, a tutte. Perché dicono che per loro è pura leggenda, è un padre. Ma adesso Erick Thohir ha preso l'Inter, è dello stesso vostro continente, non vi siete emozionati? La risposta non è casuale. Ci dicono di essersi emozionati quando hanno capito che Erick Thohir è uno di loro, uno che sognava l'Inter fin da piccolo, uno che ha guardato la finale di Madrid come loro. Lontanissimo, ma incredibilmente vicino ai colori nerazzurri. Hanno una richiesta, nel darci una sciarpa da far firmare a Zanetti. Per un altro tifoso, Ni Wien Bin. Trentatré anni, da dieci paralizzato in ospedale dopo un rovinoso incidente in bicicletta. Sarà fatto. Ci si abbraccia da grandi amici, internazionali di fatto e nel cuore.


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