MILANO - Su inter.it ecco le dichiarazioni rilasciate da Javier Zanetti a gazzetta.it, a margine dell'incontro nella sede della rosea.
Com'è cambiata la vita, ora da ex giocatore?
"Non smetterò mai di allenarmi. Adesso è cambiata un po' la situazione perché giocherò con degli amici invece di fare calcio professionale, però si va avanti".
Tra un po' ti dovremo chiamare vicepresidente?
"Questo non lo so se accadrà, ma è una cosa che mi onora comunque".
L'Inter sta ponendo le basi per una nuova stagione e riparte da Walter Mazzarri. Era giusto continuare il suo progetto?
"Credo che dobbiamo tutti quanti cercare di fare il meglio possibile per l'Inter che è la cosa più importante".
Pare che arrivi Tom Ince, figlio di Paul, tra quanto vedremo i tuoi?
"Mancherà un po'. Pensate che conosco il figlio di Paul da quando ha 5 anni e, quando andavamo da lui a giocare a carte, correva già dietro a un pallone. Vederlo adesso, che magari può essere un acquisto della nostra prima squadra, fa un certo effetto".
Il giorno del tuo addio a San Siro avevi detto che volevi giocare un'ultima partita anche per avere la Curva presente allo stadio. Stai organizzando una sorta di partita d'addio?
"Sì, stiamo pensando di fare qualcosa. Adesso di sicuro dobbiamo lavorare un po', parlare con la società per vedere che cosa è meglio".
Tra pochi giorni c'è il Mondiale, ti è mai passato per la testa di chiudere con un Mondiale in Brasile? Sarebbe stata una grande chiusura.
"Sì, però il gruppo dell'Argentina è molto preparato. Hanno fatto tutta la qualificazione vincendola alla grande. Adesso farò il tifo e farò di tutto per esserci, per dare una mano anche da fuori".
Ma quanto dipende questa Argentina da Messi?
"Messi di sicuro è la nostra arma in più, ma dietro ci deve essere una squadra organizzata e credo che l'Argentina sia in grado di fare un grande mondiale".
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