MILANO - Al suo arrivo all'aeroporto di Milano Linate, il presidente di F.C. Internazionale Erick Thohir ha risposto alle domande dei giornalisti presenti.
Ha qualche commento da rilasciare sulle dichiarazioni di ieri di Massimo Moratti?
"Ho parlato con Massimo Moratti di ogni cosa questa mattina appena sono arrivato a Londra. Quello che penso è che ci sia stato un malinteso. In realtà non ho mai fatto un dichiarazione in cui definivo il club non in salute. Quello che ho detto è che dobbiamo essere più sani. Questo è quello che ha detto anche Moratti. E per realizzare ciò dobbiamo aumentare i ricavi, perché quando si parla ad esempio del Premier League inglese, anche i ricavi dei club neo-promossi raggiungono i 110 milioni. E questi sono solo gli ultimi tre. Come facciamo a competere senza creare maggiori ricavi? Proprio di questo abbiamo parlato Moratti ed io. Dobbiamo far diventare il club sempre più in salute sotto quell'aspetto. Dobbiamo creare più ricavi, ma non perché l'Inter non sia in salute. Certamente se qualcuno attacca l'Inter io la difendo come ha fatto Moratti. Tutto quello che facciamo adesso è per essere uno dei club migliori che pagano tutti i giocatori, non abbiamo problemi nelle finestre di mercato. Abbiamo un dialogo positivo con le banche e con i nostri fornitori, con gli agenti. Questo è ciò che non è stato compreso di quanto ho detto riguardo ad avere un club in salute. Massimo Moratti ed io abbiamo una visione simile sul significato del termine in salute. Ripeto abbiamo bisogno di creare maggiori ricavi. Quindi non risarà alcun tipo di problema".
Pensa che sia normale che tra lei e Massimo Moratti ci siano delle differenze sulla filosofia di gestione del club?
"Non credo che la cosa sia in questi termini. Ciò di cui abbiamo discusso fin dall'inizio del nostro cammino insieme è che da parte mia non c'era alcun desiderio di possedere il 100% del club. Non voglio questo, perché in ogni business che ho sempre dei partner locali. E quindi avere Massimo Moratti e la sua famiglia come partner è incredibile perché hai quel tipo di vantaggio in molti paesi. La famiglia Moratti ha la migliore reputazione, una grandissima rispettabilità e quello che Moratti ha fatto negli ultimi diciotto anni. Questo è solo il mio primo passo, non penso proprio di poter competere e sinceramente non voglio che vengano fatti paragoni. So che non posso realizzare un triplette nella prossima stagione".
E' un bene che tutta questa vicenda sia stata chiarita. E' ottimista sulle possibilità di rinforzare il club nella prossima stagione?
"Anche quando ero in Lisbona, la stampa mi faceva questa domanda. Dipende dal mercato estivo. Non e' giusto che dica a Mazzari: 'questo il tuo obiettivo' senza sapere che giocatori avremo. Allo stesso tempo non vorrei fare promesse a nessuno, ai tifosi, ai partner: ho questo obiettivo ma in realtà non possiamo raggiungerlo. A inizio stagione abbiamo deciso che volevamo andare in Europa e arrivando quinti ci siamo qualificati e penso che sia la cosa più importante. C'è stato un momento in cui abbiamo sperato di arrivare quarti ma abbiamo mancato qualche occasione".
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