MILANO - Nel cuore di Milano, nella cornice prestigiosa di Palazzo Durini di via Santa Maria Valle, è stato presentato stamattina l'accordo quadriennale fra Inter e Infront, la nuova frontiera senza confini per sponsorizzazioni e valorizzazione di spazi allo stadio.
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Il primo a prendere la parola è stato il direttore generale nerazzurro Marco Fassone, che ha ringraziato i presenti, davvero tantissimi, esponenti della stampa sportiva, ma anche finanziaria e sponsor. Poi è entrato nel dettaglio dell'accordo:
"C'è la ricerca da parte nostra, più volte annunciata da presidente Thohir, di
sviluppare la Società. Negli ultimi due anni, da quando ho l'onere e l'onore di
ricoprire questo ruolo, ci siamo concentrati molto sul lato economico,
riducendo la parte dei costi, ora è il momento di lavorare sulla parte di
crescita dei ricavi, che ci vede distaccati da una parte delle squadre europee
e di alcune squadre italiane. Dobbiamo lavorare sui ricavi, trovando i partner
giusti e scegliendo le modalità con cui approcciare il mercato.
Il presidente Thohir ci ha stimolati a guardare oltre l'orizzonte italiano,
l'Inter deve tornare al più presto tra le prime dieci società del mondo dal
punto di vista economico e sportivo.
Abbiamo partner commerciali molto importanti in questo senso, come la Nike con
cui abbiamo siglato un importante accordo fino al 2024, ma dobbiamo lavorare
ancora molto in questo senso, rispetto alle attività di sponsorizzazione. Anche San Siro, stadio storico del calcio italiano, con i suoi pregi e difetti
ci deve dare delle soddisfazioni diverse anche dal punto di vista economico".
"Infront - ha sottolineato Fassone - è stato individuato come il partner giusto, una società leader in
Italia e uno dei primi gruppi al mondo, faremo insieme tanta strada e aiuteremo
il club a ritrovare la posizione di spicco che gli compete".
Ha poi preso la parola il presidente Thohir:
"Innanzitutto grazie a tutti. Quando sono venuto qui, due mesi fa, ho avuto la sensazione che la Serie A, nella quale noi e la famiglia Moratti siamo
solo un anello della catena, dovesse tornare ai vertici del calcio mondiale.
Noi crediamo nei nuovi modelli e nelle nuove strategie che sono state messe in
cantiere, ci sono sempre più partner all'orizzonte che credono nei nostri
concept. Sono meccanismi che si verificano in Premier League, anche in Italia
alcuni stanno provando a seguirli. Questo il motivo per cui Nike, ad
esempio, si è legata a noi.
La cosa importante tra partner è capirsi
e aver fiducia tra gli uni e gli altri. Con Infront c'è un accordo di circa 80
milioni, in quattro anni, ma non credo ci fermeremo qui, abbiamo già parlato di altri possibili
concept".
"Per l'Inter - continua il presidente - abbiamo dei pilastri su cui fondare il futuro: una buona
salute finanziaria, ci sarà un un investimento nella squadra e nei giocatori,
nuove campagne acquisti, acquisteremo due nuovi giocatori. Questo ci aiuterà
anche a giocare per noi, si tratta di un collettivo, stessa cosa quando si
parla di strategie. Vogliamo diventare un club su base globale, dobbiamo avere
eventi di livello globale. Questa è quindi una valida decisione, è importante
che ci sia un accordo tra i partner nella creazione di una relazione sempre più
forte tra le due aziende che devono crescere per la soddisfazione reciproca. Tuto
sta in progetti a lungo termine, non di breve respiro. Ringrazio il nostro team
dell'Inter che lavora molto per far avanzare le cose. Ringrazio anche Infront
che ha creduto in questo progetto e in questa nuova gestione".
Poi è stata la volta del presidente di Infront Italia, Marco Bogarelli:
"Ringrazio Erick per la fiducia che ci ha concesso. Il nostro corteggiamento nei
confronti dell'Inter, come l'obiettivo di riuscire a dare una mano all'Inter
nel suo sviluppo, parte da lontano. Ringrazio il presidente Thohir per l'opportunità.
E' fondamentale condividere il progetto, giorno per giorno, abbiamo costruito
insieme una visione di sviluppo comune, un'opportunità per posizionare uno dei
più grandi brand calcistici mondiali nella posizione che più gli compete. Gli
80 milioni sono solo la partenza, riteniamo di poter raggiungere obiettivi
importanti. L'approccio, lo sviluppo di quest'energia che l'Inter ha saputo
sviluppare, sono il nostro pane quotidiano. L'opportunità di sviluppare
progetti e raggiungere risultati. Le sfide non ci fanno paura, lo facciamo ogni
giorno".
Bogarelli prosegue nel dettaglio:
"Ci sono due linee di sviluppo, sono gli sponsor di una società che nasce nel cuore di
Milano e che ha centinaia di milioni di fans in tutto il mondo e la capacità di
poter accogliere questi fans e farli diventare clienti Inter: questo è quello
che dobbiamo sviluppare.
L'Inter ha la capacità di far confluire gli interessi di tutte queste persone, lo
fa partendo da San Siro, una 'signora' che resta bellissima. Così pensiamo di
poter sviluppare il marchio Inter verso i partner commerciali che andiamo a
cercare. Dobbiamo focalizzarci sul significato di sponsor, che non è solo chi
attacca un'etichetta su un banner, ma chi vive l'Inter quotidianamente. Siamo a
disposizione per dare quest'opportunità per sviluppare un business comune, attraverso
certezze d'investimento, segmentando il mercato per creare opportunità diverse,
per collocare ciascuno degli sponsor in quella che è la sua taglia, in un vestito
su misura".
Maggiore qualità nel servizio: "La riduzione del numero di partner non è una scelta a fatta a priori, è il
frutto di un progetto per cui avendo un riferimento di un certo numero di
aziende, siamo in grado di seguirle meglio. Vogliamo intraprendere un percorso
commerciale che sviluppi risultati importanti. Quello che potremo offrire agli
sponsor sarà una casa, un'opportunità di sviluppo che consenta un business
rivolto al consumer ma non solo. Speriamo che queste aziende siano sempre più
soddisfatte da noi, che possano sviluppare un business anche tra di loro, un
business che venga esteso a 360 gradi.
La segmentazione sarà anche geografica, con l'opportunità di sviluppare internazionalmente
le caratteristiche dell'Inter e della sua proprietà. Dall'America , all'Europa,
all'Asia, una segmentazione dove lavoreremo a quattro mani. E' importante aver condiviso un progetto e
lavorarci ora a quattro mani. Sulla parte internazionale, la 'macchina' la guiderà
più il presidente dell'Inter. Direi per vocazione, come in fondo lo è anche la
nostra: saremo dei compagni di viaggio affidabili. Rispondere alle esigenze dei tifosi in tutto il mondo è quello che ci
proponiamo di fare. L'obiettivo è anche
quello di riuscire a dar loro il benvenuto in una casa accogliente: riguardo San Siro lo
sforzo è quello di riuscire a offrire delle opportunità di incontro a livello nazionale
e internazionale. Includere quindi le centinaia di milioni di fans, fisicamente
o davanti al televisore, in tutto quello che può caratterizzare lo sviluppo della loro casa, dove i grandi successi dell'Inter si sono realizzati.
Abbiamo una forza di vendita importante dedicata che svilupperà solo
hospitality e una per vendita di sponsorizzazioni: sono integrate fra loro e
con la divisione marketing dell'Inter. Siamo pronti, la buona volontà e le capacità
dell'Inter sono indubbie, sta a noi provare che sia stata fatta una buona
scelta".
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LE PAROLE DEL PRESIDENTE THOHIR ALLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE CON INFRONT