INTER E INFRONT PER UN FUTURO SENZA FRONTIERE

Accordo fino al 2018, ottanta milioni di euro. Una partnership globale su sponsor e stadio

MILANO - Nel cuore di Milano, nella cornice prestigiosa di Palazzo Durini di via Santa Maria Valle, è stato presentato stamattina l'accordo quadriennale fra Inter e Infront, la nuova frontiera senza confini per sponsorizzazioni e valorizzazione di spazi allo stadio.

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Il primo a prendere la parola è stato il direttore generale nerazzurro Marco Fassone, che ha ringraziato i presenti, davvero tantissimi, esponenti della stampa sportiva, ma anche finanziaria e sponsor. Poi è entrato nel dettaglio dell'accordo:


"C'è la ricerca da parte nostra, più volte annunciata da presidente Thohir, di sviluppare la Società. Negli ultimi due anni, da quando ho l'onere e l'onore di ricoprire questo ruolo, ci siamo concentrati molto sul lato economico, riducendo la parte dei costi, ora è il momento di lavorare sulla parte di crescita dei ricavi, che ci vede distaccati da una parte delle squadre europee e di alcune squadre italiane. Dobbiamo lavorare sui ricavi, trovando i partner giusti e scegliendo le modalità con cui approcciare il mercato.
Il presidente Thohir ci ha stimolati a guardare oltre l'orizzonte italiano, l'Inter deve tornare al più presto tra le prime dieci società del mondo dal punto di vista economico e sportivo.
Abbiamo partner commerciali molto importanti in questo senso, come la Nike con cui abbiamo siglato un importante accordo fino al 2024, ma dobbiamo lavorare ancora molto in questo senso, rispetto alle attività di sponsorizzazione. Anche San Siro, stadio storico del calcio italiano, con i suoi pregi e difetti ci deve dare delle soddisfazioni diverse anche dal punto di vista economico".

"Infront - ha sottolineato Fassone - è stato individuato come il partner giusto, una società leader in Italia e uno dei primi gruppi al mondo, faremo insieme tanta strada e aiuteremo il club a ritrovare la posizione di spicco che gli compete".


Ha poi preso la parola il presidente Thohir:
"Innanzitutto grazie a tutti. Quando sono venuto qui, due mesi fa, ho avuto la sensazione che la Serie A, nella quale noi e la famiglia Moratti siamo solo un anello della catena, dovesse tornare ai vertici del calcio mondiale. Noi crediamo nei nuovi modelli e nelle nuove strategie che sono state messe in cantiere, ci sono sempre più partner all'orizzonte che credono nei nostri concept. Sono meccanismi che si verificano in Premier League, anche in Italia alcuni stanno provando a seguirli. Questo il motivo per cui Nike, ad esempio, si è legata a noi.
La cosa importante tra partner è capirsi e aver fiducia tra gli uni e gli altri. Con Infront c'è un accordo di circa 80 milioni, in quattro anni, ma non credo ci fermeremo qui, abbiamo già parlato di altri possibili concept".

"Per l'Inter - continua il presidente - abbiamo dei pilastri su cui fondare il futuro: una buona salute finanziaria, ci sarà un un investimento nella squadra e nei giocatori, nuove campagne acquisti, acquisteremo due nuovi giocatori. Questo ci aiuterà anche a giocare per noi, si tratta di un collettivo, stessa cosa quando si parla di strategie. Vogliamo diventare un club su base globale, dobbiamo avere eventi di livello globale. Questa è quindi una valida decisione, è importante che ci sia un accordo tra i partner nella creazione di una relazione sempre più forte tra le due aziende che devono crescere per la soddisfazione reciproca. Tuto sta in progetti a lungo termine, non di breve respiro. Ringrazio il nostro team dell'Inter che lavora molto per far avanzare le cose. Ringrazio anche Infront che ha creduto in questo progetto e in questa nuova gestione".

Poi è stata la volta del presidente di Infront Italia, Marco Bogarelli:
"Ringrazio Erick per la fiducia che ci ha concesso. Il nostro corteggiamento nei confronti dell'Inter, come l'obiettivo di riuscire a dare una mano all'Inter nel suo sviluppo, parte da lontano. Ringrazio il presidente Thohir per l'opportunità. E' fondamentale condividere il progetto, giorno per giorno, abbiamo costruito insieme una visione di sviluppo comune, un'opportunità per posizionare uno dei più grandi brand calcistici mondiali nella posizione che più gli compete. Gli 80 milioni sono solo la partenza, riteniamo di poter raggiungere obiettivi importanti. L'approccio, lo sviluppo di quest'energia che l'Inter ha saputo sviluppare, sono il nostro pane quotidiano. L'opportunità di sviluppare progetti e raggiungere risultati. Le sfide non ci fanno paura, lo facciamo ogni giorno".

Bogarelli prosegue nel dettaglio:

"Ci sono due linee di sviluppo, sono gli sponsor di una società che nasce nel cuore di Milano e che ha centinaia di milioni di fans in tutto il mondo e la capacità di poter accogliere questi fans e farli diventare clienti Inter: questo è quello che dobbiamo sviluppare.
L'Inter ha la capacità di far confluire gli interessi di tutte queste persone, lo fa partendo da San Siro, una 'signora' che resta bellissima. Così pensiamo di poter sviluppare il marchio Inter verso i partner commerciali che andiamo a cercare. Dobbiamo focalizzarci sul significato di sponsor, che non è solo chi attacca un'etichetta su un banner, ma chi vive l'Inter quotidianamente. Siamo a disposizione per dare quest'opportunità per sviluppare un business comune, attraverso certezze d'investimento, segmentando il mercato per creare opportunità diverse, per collocare ciascuno degli sponsor in quella che è la sua taglia, in un vestito su misura".


Maggiore qualità nel servizio: "La riduzione del numero di partner non è una scelta a fatta a priori, è il frutto di un progetto per cui avendo un riferimento di un certo numero di aziende, siamo in grado di seguirle meglio. Vogliamo intraprendere un percorso commerciale che sviluppi risultati importanti. Quello che potremo offrire agli sponsor sarà una casa, un'opportunità di sviluppo che consenta un business rivolto al consumer ma non solo. Speriamo che queste aziende siano sempre più soddisfatte da noi, che possano sviluppare un business anche tra di loro, un business che venga esteso a 360 gradi.
La segmentazione sarà anche geografica, con l'opportunità di sviluppare internazionalmente le caratteristiche dell'Inter e della sua proprietà. Dall'America , all'Europa, all'Asia, una segmentazione dove lavoreremo a quattro mani. E' importante aver condiviso un progetto e lavorarci ora a quattro mani. Sulla parte internazionale, la 'macchina' la guiderà più il presidente dell'Inter. Direi per vocazione, come in fondo lo è anche la nostra: saremo dei compagni di viaggio affidabili. Rispondere alle esigenze dei tifosi in tutto il mondo è quello che ci proponiamo di fare. L'obiettivo è anche quello di riuscire a dar loro il benvenuto in una casa accogliente: riguardo San Siro lo sforzo è quello di riuscire a offrire delle opportunità di incontro a livello nazionale e internazionale. Includere quindi le centinaia di milioni di fans, fisicamente o davanti al televisore, in tutto quello che può caratterizzare lo sviluppo della loro casa, dove i grandi successi dell'Inter si sono realizzati.
Abbiamo una forza di vendita importante dedicata che svilupperà solo hospitality e una per vendita di sponsorizzazioni: sono integrate fra loro e con la divisione marketing dell'Inter. Siamo pronti, la buona volontà e le capacità dell'Inter sono indubbie, sta a noi provare che sia stata fatta una buona scelta".


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LE PAROLE DEL PRESIDENTE THOHIR ALLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE CON INFRONT

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