MILANO - "Milano la mia seconda casa? Ma no, in realtà sono qui per
una serie di incontri", così il presidente di F.C. Internazionale Erick Thohir
al suo arrivo all'aeroporto di Milano Malpensa.
"Arrabbiato per l'ultima partita? Non mi
arrabbio mai, da tifoso e presidente è normale essere dispiaciuto quando si
perde una gara, sarebbe strano ridere quando si perde (sorride, ndr).
Se preferirei un attaccante giovane o d'esperienza?
Dipende dalle idee che ci scambieremo con l'allenatore, con la dirigenza su come
si possa avere più peso in attacco. Dipenderà molto dai giocatori e dal modulo
tattico che utilizzeremo.
Se sono soddisfatto dell'operato
dell'allenatore? Sì certo, non ho nessun tipo di problema con Mazzarri e la dirigenza,
è normale fare delle valutazioni alla fine della stagione, ad esempio se il
nostro sito internet non funzionasse bene, proveremmo a capire perché, oppure
come potremmo migliorare nella vendita dei biglietti: in quanto imprenditori
avremo necessità di fare delle valutazioni.
Torres, Morata o Dzeko? Quello che ho detto a
riguardo è che abbiamo bisogno di qualcuno in attacco, i media hanno riportato
i loro nomi e allora io ho detto che uno di loro potrebbe essere utile all'Inter.
Non c'è mai stata alcuna trattativa con Evra, siamo interessati a Sagna perché
abbiamo bisogno di un'alternativa per la formazione: al momento abbiamo Nagatomo
e Jonathan, se uno dei due dovesse infortunarsi avremmo bisogno di un sostituto
per quel ruolo. Ma se Sagna decidesse di rimanere in Premier League, lo
capiremmo e a quel punto potremmo utilizzare uno dei nostri giovani.
Un ritorno di Bardi rinunciando ad Handanovic?
Non c'è nessun progetto a riguardo, ma è importante avere due portieri di
livello".
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