MILANO - Si chiama Youri Djorkaeff. E' nato a Lione, il 9 marzo 1968, un anno rivoluzionario in Europa, e lo stesso giorno della fondazione dell'Inter. C'è qualcosa di magico nel fare gli auguri a Youri, figlio d'arte di respiro armeno, che compie oggi 46 anni, di cui tre all'Inter, autore di uno dei gol più fantastici della storia nerazzurra. Era contro la Roma, una rovesciata immune dalle geometrie ovvio. Celebrata nella tessera degli abbonati della stagione successiva, in anni in cui non si vinceva, per chiari motivi, lui era un simbolo. Un'intuizione, quella rete, istintiva. Neanche si ricordava poi di come l'avesse fatta, di sicuro non l'aveva programmata. Era classe. Disse poi che fra lui e Massimo Moratti non si era parlato mai di ingaggio, il giorno che era diventato nerazzurro, semmai di gioco. Era stato un momento di fascino reciproco.
Ora vive a New York ed è responsabile per Inter Campus. Quando l'ONU ha riservato all'Inter l'onore di riconoscere Inter Campus come una realtà esemplare per il mondo, Youri c'era. Commosso, partecipe. Lo è ancora.
I suoi bambini che avevamo conosciuto allora, sono grandi. Lui è immutato. Un uomo, un campione, che ha acceso la stella dell'Inter in momenti bui, che ha portato in alto la Coppa Uefa nella sua Parigi. E che ci crede ancora. Auguri di cuore, Youri dalla tua Inter.