APPIANO GENTILE - "In avanti, sulla sinistra o sulla destra è lo stesso, non è un problema: dove il mister avrà bisogno io starò", esordisce così Ruben Botta, con umiltà ma allo stesso tempo decisione, nella conferenza stampa di presentazione alla stampa, al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.
Al suo fianco il direttore sportivo Piero Ausilio, che Botta ringrazia quando racconta di quello che è stato il suo infortunio e di quanto l'Inter lo abbia aiutato: "E' stato un momento molto difficile per me quando mi sono fatto male, ho temuto che il sogno Inter si infrangesse, ma Piero Ausilio e in generale tutto il club mi hanno aiutato, aspettato, li ringrazio. Così come ringrazio il Livorno che mi ha preso in prestito nella prima parte della stagione e mister Mazzarri che ora sta credendo in me".
Botta mostra con orgoglio la maglia nerazzurra con il numero 20, quello che per tutti i tifosi riporta alla memoria Alvaro Recoba: "Un grande calciatore, mi piaceva moltissimo il suo gioco, dovrò lavorare molto per provare a fare del mio meglio con questo numero così importante indosso. Io mi ispiro a giocatori che come lui sanno fare la differenza. Calciatori che giocano al massimo, penso anche a Riquelme, Messi, giocatori argentini che per me significano tanto. Così come per me ha significato tantissimo anche un altro giocatore, non argentino però: Ronaldo, che ha fatto la storia dell'Inter, un idolo".
Ruben si sofferma poi sulle sue condizioni e sul momento della squadra: "Credo di essere migliorato molto nell'ultimo mese, giorno dopo giorno, e il ginocchio sta bene: cercherò di fare del mio meglio, in ogni istante. Per quanto riguarda la squadra, non è un bel momento ma è in queste situazioni che si vedono gli uomini, oltre che i giocatori. Le sconfitte, le difficoltà, vanno messe alle spalle e bisogna cercare di imparare dagli errori".
Poi una riflessione sulla scelta di venire all'Inter, "una squadra che rappresenta un sogno per un giocatore argentino e non solo. Il fatto che ci fossero molti argentini, poi, ha influito sulla mia scelta, anche perché stiamo parlando di grandi uomini e di grandi calciatori. Cerco di apprendere molto da loro".
Tra i compagni che Botta ha trovato qui all'Inter, una menzione poi per Kovacic, che "ha una grande tecnica e un grande futuro, così come anche Juan Jesus. Giocatori giovani che apprezzo molto".
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