MILITO "L'INTER NEL DESTINO E CI SONO ARRIVATO"

"Sarei potuto arrivare prima di andare al Saragozza, ma sono diventato nerazzurro nell'anno forse più bello nella storia del Club"

APPIANO GENTILE - "Non mi pento nè mi lamento di nulla di quello che ho fatto nella mia carriera. Prima di andare al Saragozza, l'Inter mi aveva cercato, ma io ho seguito quello che diceva la mia testa. Poi l'Inter era nel mio destino e sono tornato qui nell'anno forse più bello della storia di questo Club". Risponde così Diego Milito a chi gli chiede se ha il rammarico di essere arrivato un po' tardi nel calcio che conta.

Durante la puntata di "InterNOS", in onda in questi minuti su Inter Channel, il Principe ripensa al suo primo giorno in nerazzurro: "Ricordo che faceva un caldo incredibile. E' stato bello, credo che arrivare all'Inter sia il sogno di tutti i calciatori".

Con quale partner d'attacco si sia trovato meglio fino a questo punto della sua carriera: "Ho giocato con tanti attaccanti e devo dire che una delle mie caratteristiche è sempre stata quella di adattarmi a qualunque compagno mi venisse messo accanto. In questo momento direi Rodrigo perchè ho l'amarezza di non aver giocato tanto tempo con lui, è un giocatore straordinario e insieme ci capiamo. Soprattutto vorrei tanto aiutarlo in questo periodo in cui ha tanto lavoro da fare (ndr, sorride), anche se ci sono Icardi e Belfodil che possono dargli una mano. Noi attaccanti dell'Inter siamo tutti diversi, ognuno di noi ha una sua caratteristica, l'importante è sapersi adattare. Mi auguro che il derby sia la partita che può dimostrare il valore dell'Inter. Io sono molto fiducioso e sono convinto che coloro che scenderanno in campo giocheranno una grande partita".

"Nel tempo libero passo una vita tranquilla, con la famiglia e i miei bambini, magari qualcuno penserà che adesso sono più libero e invece è il contrario perchè lavoro il doppio", spiega Milito che poi prova a dare dei consigli a chi vuole diventare un nuovo Principe partendo dalla sua esperienza personale: "Io ho cominciato a sei anni a giocare al calcio e l'ho fatto sempre per passione. Ho avuto anche la fortuna di avere dei genitori che mi hanno sempre accompagnato in questa mia avventura, ma senza mai pressarmi e per questo io non ho mai avuto l'ossessione di dover arrivare in prima squadra".

Un tifoso nerazzurro pensa a un calcio in cui un calcio di rigore fischiato a una squadra durante la partita sia tirato alla fine: "Noi a volte lo facciamo in partita qui ad Appiano Gentile. Chi di noi calcia meglio dal dischetto? Rodrigo è molto bravo e anche Alvarez. Anche se i rigori non ci vengono mai dati, l'Inter ha dei rigoristi (ndr, sorride)".

Sul traguardo Champions League e l'ipotesi di un Lavezzi nerazzurro: "Ezequiel lo conosciamo tutti, è un ottimo giocatore ma è al Psg. Su di noi, posso dire che io mi auguro di poter raggiungere l'Europa, l'Inter merita di giocare questo tipo di competizioni e quindi ce la metteremo tutta".







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