"CHIUNQUE PUÒ SBAGLIARE, GIOVANI ED ESPERTI"

Walter Mazzarri in conferenza stampa "Sto cercando di creare la mentalità ai giocatori, cerco di far loro capire che sono all'Inter e che qui si deve sempre vincere"

APPIANO GENTILE - In attesa di Inter-Parma di domani, durante la conferenza stampa della vigilia un pensiero alla Coppa Italia, dato che a Walter Mazzarri viene chiesto quale feedback abbia avuto dal presidente Erick Thohir: "Era contento che in Coppa Italia avessi fatto giocare dei giovani, gli ha fatto piacere".

Inevitabili poi, come sempre, le domande di mercato, da Ezequiel Lavezzi al tema attaccanti in generale: "Lo sapete che non parlo di mercato - sorride il tecnico -. Lavezzi? Tempo fa ci siamo scambiati dei messaggi, perché abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, grazie ai tre anni di lavoro insieme è poi stato venduto a una grande squadra europea, è un ragazzo eccezionale, ho un ottimo rapporto con lui. Se sono necessari degli acquisti in attacco? Ci sono tre partite di alto livello da qui a Natale, poi trarremo le conclusioni. Abbiamo fatto tante cose da quest'estate ad ora, facendo diverse scelte. Intanto c'era da rivalutare una rosa. E' un'equazione tra obiettivi immediati della società e il futuro. Potremmo anche restare così per quest'anno, ma dipende cosa chiede la società per fine anno. Possiamo valorizzare anche Bonazzoli che ha delle ottime qualità a 16 anni. Ma dipende dagli obiettivi che ci poniamo per fine anno. Non voglio entrare nel mercato, ma sono discorsi di senso compiuto. In ogni caso ancora non è gennaio".

Al tecnico viene poi chiesto dello stato di forma di Ricardo Alvarez: "Sono soddisfatto, so che Ricky può giocare bene sia dietro la punta che in mediana. Per me ad esempio ha fatto qualcosa di straordinario nell'azione del gol, è stato più importante lui di Guarin che ha segnato. Lo impiego in base alle caratteristiche dell'avversario, anche dei miei calciatori. So bene che può fare bene".

Ma dopo la gara contro la Sampdoria, è vero che Mazzarri ha sgridato i giocatori, soprattutto più giovani? Anche questo viene chiesto al tecnico: "Può sbagliare chiunque, da Zanetti a Cambiasso passando per Mudingayi, Campagnaro, Kovacic e tutti gli altri. Il discorso del giovane e del vecchio e dell'abituarsi a giocare in certi casi dipende dalla mentalità. La Sampdoria è venuta qui in maniera spensierata per giocarsi a viso aperto la partita. Sai che se pareggi, se sei l'Inter, vieni criticato. Avere giovani con valore tecnico importante non basta. Bisogna creare una personalità tale da sapere affrontare le partite con mentalità da grande club. E' un problema di tempi e di valori. Ci sono anche club di grandissimo prestigio che vivono degli anni zero, io sto creando la mentalità ai giocatori, cerco di far loro capire che sono all'Inter e che qui si deve sempre vincere".


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