A CUBA GIOCO E FORMAZIONE PER GRANDI E PICCOLI

Il racconto della visita a La Havana nelle parole ricche di entusiasmo del nostro allenatore Silvio

LA HAVANA - Da quando viaggio con Inter Campus è per me la prima visita a Cuba: le sensazioni descrittemi dagli amici e colleghi non rendono abbastanza ciò che poi ho vissuto sull'isola: il Mar dei Caraibi, che prepotentemente si abbatte sulla muraglia che forma il Malecon , la strada che più di tutte lo bacia, è li a darci il benvenuto. Poco dopo, la casa "particular"  (a Cuba è uso alloggiare presso case private condividendone gli spazi) dove siamo ospitati da Francisco e Alessandra, aprirà a noi tutti le porte con un gustoso espresso quasi italiano.
È il preludio alla conoscenza degli "alleducatori", tutti laureati a la Universidad del Deporte e sapienti conoscitori delle metodiche educative e tecniche dello sport. "Qui non si scherza", ho subito pensato, ed infatti il livello delle lezioni teoriche è stato molto alto, con approfondimenti che spaziavano dalle capacità coordinative, alla fisiologia muscolare, alla tecnica di base, fino alle caratteristiche più profonde che legano i bambini di tutto il mondo: passione, collaborazione, motivazione, empatia, altruismo, amore per il gioco del calcio .
Caratteristiche che abbiamo cercato di implementare durante gli allenamenti al centro Ciudad Deportiva. In questi pochi giorni ho capito che a Cuba il calcio e lo sport sono molto di più che giochi o passioni: sono vita e permettono di inseguire quei sogni che la storia del Paese forse non ha mai permesso di raggiungere.
Nella giornata finale allo stadio Pedro Marrero i nostri bambini divisi in squadre hanno dato tutto e colto fino in fondo quel messaggio che, insieme ai loro mister, volevamo lasciare: "Sólo se necesita de un balón para sonreírle a la vida".

Silvio Guareschi

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