"IDENTITÀ E ANIMA ALLA SQUADRA"

"Le abbiamo viste in campo noi e ci fa piacere - ha dichiarato Mazzarri - che siano state riconosciute. Campagnaro? I fatti sono sotto gli occhi di tutti"

APPIANO GENTILE - "Sono contento che il Livorno stia facendo il campionato che sta facendo, è una parte importante del mio passato, vi sono legato", è così che che Walter Mazzarri presenta la gara di domani sera allo stadio "Meazza", calcio d'inizio alle ore 20.45.

"Sono orgoglioso di essere partito da zero, di aver fatto la carriera che ho fatto - sottolinea il tecnico a partire dal ricordo dell'esperienza livornese -, senza amicizie che mi potessero agevolare, io faccio l'allenatore concentrandomi sui giocatori, sulla squadra e sul campo. Cosa è cambiato rispetto al passato ora che sono all'Inter? Cambia la risonanza intorno, ma io non ci penso, penso a come motivare i miei giocatori e al campo e basta".

Domani, nelle fila del Livorno, diversi saranno i giocatori provenienti proprio dall'Inter: "I giocatori dell'Inter che sono lì in prestito al Livorno li seguiamo tutti perché sono interessanti, tutti quanti, Bardi, Mbaye, Duncan, Benassi, sono giocatori importanti che stanno facendo bene e che spero possano fare bene ed essere poi d'aiuto all'Inter nel futuro".

Al tecnico nerazzurro viene poi chiesto di commentare la situazione-Hugo Campagnaro: "Sto ai fatti, la Società ha sottolineato che si sono sentite dire cose inesatte. Detto questo, il resto non ci interessa e non lo voglio commentare. Quello che succede eventualmente sarà sotto gli occhi di tutti, non lo voglio commentare. Io faccio l'allenatore, se un giocatore non è a disposizione e quando chiedo a chi di dovere come sta mi dice che ancora sente questo, che non può fare quello... io cerco in allenamento di ricalcare la domenica, se lui non ha mai fatto un allenamento con noi vuol dire che non è ancora a posto fisicamente. Tutto il resto non dipende da me, da noi, dall'Inter. Credo che la Società si sia comportata nel modo giusto, ci parliamo, lo teniamo monitorato, il comunicato era doveroso perché sentire dire delle inesattezze su quello che era successo... questo è stato, questo abbiamo pensato quando abbiamo deciso di fare il comunicato".

A Mazzarri viene quindi chiesto se i complimenti di Erick Thohir gli abbiano fatto piacere: "Certo, molto piacere. Mi fece piacere anche quando parlò del gioco, se si vuol pensare di progredire e vincere nel più breve tempo possibile bisogna pensare a dare identità, anima, alla squadra. Ci fa piacere che l'abbia riconosciuto l'azionista di maggioranza, così come l'avevamo visto noi sul campo. Cosa dirò quando ci incontreremo? Io, con grande serenità, dirò quello che penso. Le linee programmatiche le traccia la società, io dirò quello che penso. Dirò la mia. La proprietà stessa sa che non si può prescindere dal budget e lo so anch'io, sono abituato. Quando si parla di giocatori da prendere in un ruolo, sono abituato a metterne otto in lista e spesso mi è stato preso l'ottavo in passato, capisco queste cose. Io poi cerco di far valere i giocatori che mi vengono messi a disposizione".


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