UDINE - "Dopo otto anni un altra volta in campo con l'Inter? E' stata un'entrata improvvisa e ci ho pensato meno. La prima volta ero un ragazzino ed era a San Siro, sicuramente un'altra cosa. Subito bene in partita? Quando bisogna entrare a freddo nei minuti finali e senza riscaldamento non è facile. Nel mio ruolo soprattutto a volte serve e bisogna farlo, bisogna subito mettersi a disposizione della squadra ed entrare concentrati", così Marco Andreolli a Inter Channel al termine della vittoria di questo poriggio contro l'Udinese.
"Inizio di stagione difficile per me? Quando si arriva in una grande squadra come l'Inter - prosegue - sai che ci sono grandi giocatori e che c'è tanta concorrenza. Ero preparato mentalmente e in questi mesi ho sempre cercato di lavorare al massimo, di imparare e di seguire tutte le indicazioni del tecnico. Quando serve sono qui, sono tornato apposta per essere a disposione dell'allenatore, della squadra e della società. Devo solo fare questo e farmi trovare pronto quando ho l'opportunità. Lavorando con dei grandi giocatori al mio fianco e con un grande allenatore è chiaro che si cresce e si migliora, bisogna impegnarsi al massimo ogni giorno in tutti gli allenamenti. Bisogna farlo a 35-36 anni, figuariamoci a 27. E' importante ascoltare e imparare dal tecnico e dai compagni. Se ho provato un po' di emozione? Non ne ho avuto il tempo perchè ero concentrato per entrare al meglio possibile visto che non avevo fatto il riscaldamento".
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