APPIANO GENTILE - Tommaso Rocchi parla ai microfoni di Sky Sport 24 partendo dall'ultima partita giocata contro la Lazio: "L'Inter ha giocato bene, non meritava di perdere, ma il calcio è strano, è fatto di episodi, di situazioni e anche in quella circostanza non ci sono state le condizioni favoreli. Abbiamo disputato una buona gara, siamo stati un po' sfortunati e dispiace per l'ennesima volta raccontare una sconfitta. Se avevo mai vissuto una situazione surreale come questa? Siceramente no, così no, sono troppe le cose che si susseguonoe non si tratta di un periodo, ma di un'annata. Adesso credo sia importante onorare la maglia e il campionato. Mancano ancora due partite e cercheremo di fare il nostro meglio da qui alla fine per poi programmare la stagione futura cercando di capire dove migliorare".
Tanti alibi, nessun alibi. Rocchi preferisce spiegare questa stagione così: 'E' normale che non ci sia solo una componente per tutto quello che è accaduto. Non solo gli infortuni, non solo la sfortuna, sicuramente c'è da migliorare e sono convinto che il presidente Moratti costruirà una squadra competitiva. Non voglio ritornare sul solito discorso, ma il fatto che siano mancanti tanti giocatori importanti e che erano dei titoilari..avrei voluto vedere le altre squadre in una situazione simile".
Alla domanda se sia giusto o meno continuare con Andrea Stramaccioni, l'attaccante ha pochi dubbi: "Secondo me, si. Anche per lui questo sarà stato un anno di esperienza per capire dove può migliorare, dove può crescere. Ha dato il massimo e credo abbia fatto bene fino a quando non ha avuto difficoltà come le abbiamo avute tutti quanti".
Se l'assenza di impegni nelle coppe nel prossimo anno dell'Inter possa divenire un ostacolo per la permenenza di Rocchi in nerazzurro: "Non lo so ancora. Aspettiamo la fine della stagione, credo che adesso la società abbia delle altre priorità. Chiaramente ci saranno meno partite da giocare, ma credo che le valutazioni debbano essere fatte a 360 gradi. Dove mi piacerebbe chiudere la carriera? Qui all'Inter. Questo l'ho detto dal pirmo giorno, mi piacerebbe rimanere ancora qui, ma vedremo".
Infine, sulla sua condizione: "Adesso sto bene, nelle ultime sei gare ho dimostrato di poter giocare con continuità. Poi le partite si possono giocare bene o male, ma scendere in campo non fa mai male. Ci sono i pro e i contro di giocare troppo, ma è sempre meglio giocare".