MILANO - E' nato a Villa Cortese, nel 1956. Sicuramente negli anni sessanta nessuno in casa Poretti si aspettava di vedere Giacomino calcare le scene e diventare davvero un artista a tutto tondo. Era alto come 'un vaso di gerani', lo racconta lui stesso nel libro uscito qualche mese fa, dedicato al suo bambino e che ripercorre le tappe della sua vita.
Quello che ricordiamo in 'Tafazzi', o in quel John Flanagan, che un giorno di sole alla presentazione della squadra ad Aosta ingaggiò un duetto memorabile con Roy Hodgson, allora allenatore, o ancora con Roberto Baggio, nei film e nelle 'pieces' teatrali del trio, in realtà rivela in questo libro una sensibilità poetica rara. Augurandogli buon compleanno, per i suoi 56 anni, cogliamo l'occasione di augurare a tutti di leggerlo. Parla di un'ultima Lombardia proletaria, ma unita, dove l'infanzia si passa in oratorio, l'Inter è una costante, la famiglia un punto fermo, i soldi invece si fanno solo bastare. Giorni che sembrano passati da tanto e non è vero, che si sviluppano negli anni dell'adolescenza, della contestazione studentesca e del primo lavoro, l'infermiere, per poi arrivare ai giorni nostri.
A Giacomino gli auguri della community interista e della Società. (sw)