APPIANO GENTILE - Tra gli argomenti toccati nel corso della vigilia di Inter-Atalanta da Andrea Stramaccioni anche l'infortunio riportato da Rodrigo Palacio: "La diagnosi del nostro medico è stata chiara, si tratta di una lesione di secondo grado del bicipite femorale che genera - come tutti sanno - un lungo stop. A proposito ho letto cose inesatte, perché lo stop è molto lungo. Un nuovo consulto? Non mi risulta assolutamente. Non sta a me quantificare il tempo, ma è molto lungo l'infortunio e visto che domani è il 7 e manca un mese e 10 giorni alla fine del campionato, per noi è un brutto colpo. Non si può pensare che rientri con la Roma. Vuol dire illudere le persone, è una lesione grave, non potrà rientrare mai con la Roma".
Dall'infortunio di Palacio a come rimediare alla sua assenza con gli uomini a disposizione: "Le soluzioni possono prevedere un'Inter con una punta centrale: Antonio sarebbe una punta da spalle alla porta che dà i tempi di inserimento, Tommaso un giocatore d'area, l'Inter potrà giocare con una punta o con un attacco con due. In questo momento, in una gara così ravvicinata, l'Inter manterrà la sua struttura, abbiamo perso un terminale offensivo ma la struttura sta facendo bene. Si potrebbe presupporre che non partano tutti e due dall'inizio, Antonio e Tommaso, ma perché facendoli partire tutti e due insieme poi hai meno possibilità di cambiare il volto alla squadra. Con Rocchi e Cassano titolari entrambi mi rimarrebbe in panchina solo un ragazzo della Primavera, rimarrebbero poche frecce per cambiare l'attacco. Anche se ho sempre Ranocchia da mandare in avanti... (scherza il tecnico, ndr). Rocchi, comunque, fin da quando è arrivato si è allenato con impegno, ha lavorato duramente per trovare la condizione migliore, il giocatore a livello di esperienza non ha niente da invidiare a nessuno, sono sicuro che si farà trovare pronto. Siamo tutti più responsabilizzati, da Rocchi ad Alvarez, da Guarin a Schelotto, dobbiamo dare tutti un po' di più. Alvarez certamente è stato poco fortunato nella sua continuità ma quando l'ha trovata ha avuto prestazioni soddisfacenti".
A proposito di condizioni fisiche, a Stramaccioni viene poi chiesto se ci sia la possibilità che Yuto Nagatomo si debba sottoporre a un'operazione: "A me non risulta", chiarisce il tecnico, che poi dedica complimenti a Mateo Kovacic, determinante sia più vicino alla porta che più indietro. Il tecnico infatti sorride e dice: "Proprio per questo ne stiamo cercando un altro di Kovacic, uno da tenere vicino alla porta e uno un po' più indietro. E' bravo, è un catalizzatore di gioco. Kovacic era quel giocatore che mancava nel nostro centrocampo. E siccome davanti abbiamo uno dei più grandi rifinitori del campionato, Cassano, sull'asse Kovacic-Cassano non può che passare grande qualità".
Un commento a Stramaccioni viene poi chiesto a proposito del campionato riserve: "Ho sempre sostenuto che l'assenza di una squadra intermedia sia una cosa che penalizza il calcio italiano. Sono totalmente favorevole, è fondamentale avere un livello intermedio tra il campionato giovanile e la A. Darebbe la possibilità ai giovani più pronti di giocare con continuità. Bessa, per esempio, sta giocando poco e quando ritornerà sarà un giocatore su cui punto ma ha giocato poco: con una squadra riserve avrei potuto fargli fare minutaggio. Credo che sia un qualcosa di ideale per far giocare giocatori giovani contro squadre vere, far giocare un'Inter B contro squadre di Lega Pro ad esempio. Il peso di una partita vera un ragazzo della Primavera neanche lo immagina. Secondo me il campionato italiano ne gioverebbe".