MILANO - Quando il calcio si fa arte. E viceversa. Mostre, installazioni, video, dibattiti, incontri con personaggi del pallone, premiazioni: tutto questo al "Calcio linguaggio universale", iniziativa interamente dedicata al gioco più amato e diffuso a livello mondiale, tenutasi quest'oggi al Centro Congressi della Provincia di Milano.
Tra ospiti e relatori, personaggi e stelle del pallone del passato e del presente scelti per la loro vita dedicata al calcio non solo come sport ma anche come patrimonio di valori etici e culturali: Mario Corso, Luis Suarez, Beppe Bergomi, Giovanni Lodetti.
Presenti anche Bruno Pizzul e il più grande poeta dialettale vivente, Franco Loi, che insieme a Gianfelice Facchetti ha omaggiato la platea con alcune composizioni dedicate al calcio.
Un'occasione rara e di fascino quella di oggi che testimonia quanto l'arte non possa che essere profondamente legata allo sport, che la manifesta nell'estetica del gesto ma anche nel rapporto tra chi questo gesto lo esegue e chi lo guarda. Ed è così, ad esempio, che al Centro Congressi della Provincia campeggiano undici opere raffiguranti gambe di calciatori nell'atto di dribblare, realizzate da una 'squadra' di undici allievi dell'Accademia di Brera. Quando il calcio, per l'appunto, si fa arte.