STRAMACCIONI "CREDO NEL LAVORO, IL MIO E DELLA SQUADRA"

"Sono convinto del rapporto e del rispetto dei miei giocatori. Basta alti e bassi, i risultati si perdono se non c'è continuità".

APPIANO GENTILE - In conferenza stampa con Andrea Stramaccioni non si parla solo di Tottenham. Si traccia ad esempio un bilancio sull'esperienza dell'allenatore sulla panchina nerazzurra a poco più di un anno dal suo inizio. "Ci sono momenti positivi e negativi. Ho commesso degli errori, adesso le critiche sono feroci, ma ho messo quello che so fare sempre sul campo e la mia voglia è di far bene ad ogni partita. Non mi sono esaltato quando mi dicevano che ero bravo e non mi butto giù adesso che ne leggo di ogni tipo".

"Sono convinto del rapporto, del rispetto dei miei giocatori - continua Stramaccioni -. Mancano ancora dieci partite e sono convinto che ci possiamo riprendere. Credo nel mio lavoro e in quello dei miei ragazzi. Per giudicare una stagione ci sarà tempo. Adesso rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo. Caratterialmente non mi arrendo mai, sono concentraato a dare tutto ciò che ho, a fare il poco che so sul campo. Non devo ascoltare altri pensieri, poi ci sarà tempo per i bilanci. Se vedo la partita di domenica come la mia ultima spiaggia? Onestamente no, credo che il mio lavoro verrà giudicato a fine stagione. Poi magari il presidente decide di cacciarmi dopo la Sampdoria, ma da lui percepisco fiducia e sostegno maggiori dopo una brutta sconfitta, non potrò mai dire che non mi ha sostenuto al cento per cento. Lui è il presidente e comunque può decidere".

Dopo aver parlato di Yuto Nagatomo e della sua presenza con la nazionale giapponese ("nella pre-convocazione c'è, però se non sta bene per giocare con noi sarà così anche per la nazionale giapponese"), a Stramaccioni è chiesto un parere sui rapporti all'interno della Società nerazzurra: "Il mio interlocutore primario è sempre stato il presidente, a me interessano le sue indicazioni. Poi è normale che interagisco con tutti ogni giorno, ma i miei riferimenti sono presidente e squadra. Il mio compito è fare l'allenatore, l'Inter ha tanti professionisti che sanno cosa devono fare".

E pensando al Tottenham, Stramaccioni ha una certezza. "Ho visto che i nostri risultati positivi poi si perdono nel tempo se non hanno continuità. Pagherei per fare risultato domani sera e continuare a farlo in campionato, non per continuare con alti e bassi. Domani sera è difficile, per il momento e il risultato dell'andata. Ma sono convinto che ci sarà una risposta sul campo e domenica dovremo ricominciare a fare punti a Genova".



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