QUI TOTTENHAM, DOVE OSARE È FARE

Una squadra simbolo di un quartiere con una storia a sè

LONDRA - Mattina londinese. Cammini per Tottenham e Londra è vicina e lontana. La Londra che palpita è a una buona mezzora di bus o metropolitana da qui - la fermata giusta della Victoria Line è Seven Sisters - ed ha ormai caratteristiche diverse. Glamour, si dice. Tottenham è quasi un paese alla periferia della Grande Londra, un paese deciso però ad affermare la sua identità, anche a rivendicare le proprie esigenze. Durante i London Riots dell'estate 2011, il disagio e il contrasto con la Londra più ricca vennero a galla in maniera devastante. Daniel Levy, presidente degli Hotspurs, chiamò tutti alla calma, offrendo il contributo del Club per il bene del quartiere.

Botteghe, pub, quasi una periferia a confronto della Londra del Chelsea, installato in fondo a Fulham Road, o a quella dell'Arsenal, che ha fatto la storia del suo quartiere, quando il suo stadio era Highbury. Poi, qui, sono veloci. Gente aggrappata alle tradizioni, ma pronta a cambiarle. L'Arsenal ci ha messo un anno a traslocare all'Emirates.

A Londra, negli ultimi vent'anni, quartieri fatiscenti sono diventati in gran fretta luoghi di loft e design. Londra ha un'anima e chi la capisce sa di amarla. Perchè a Londra cammini di fianco a gente che non ha nulla a che spartire col tuo passato, con la tua tradizione, ma non ci fai neanche caso. Tottenham era un quartiere ebreo. Oggi, ci sono arrivati di ogni religione, etnia, non ha nulla di particolarmente bello, ma ti ricorda che questa è Londra e che quando fecero gli attentati in bus e in metropolitana, ti sei sentito un po' ferito.

Perché Londra è un centro del mondo dove puoi dimenticare da dove arrivi e reinvertarti. Senti il profumo del curry e paradossalmente non riesci a staccarti dall'odore del bacon fritto. Anche Tottenham è Londra, White Hart Lane, al 748 di High Road, ne è un angolo, uno stadio nato nel 1898, piccolo, caldissimo di pubblico, per gli Hotspurs il tifo non manca mai. Incuneato fra le case, ha un motto baldanzoso, 'To dare is to do', osare è fare, e un pub strapieno di gente giusto all'angolo. 'Hyperbalic Hotspurs', la stampa inglese ha definito così la squadra, un gioco di parole fra iperbolico e Bale, idolo assoluto di qua. Previsto il tutto esaurito. (SW)


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