APPIANO GENTILE - A tenere banco durante la conferenza della vigilia di Fiorentina-Inter è, inevitabilmente, Diego Milito: le domande si susseguono e portano anche a riflessioni sul mercato, a proposito del quale Andrea Stramaccioni spiega che "noi col completamento dell'organico abbiamo intrapreso una strada ben precisa e definitiva, rampa di lancio per i giocatori e le idee che abbiamo per il futuro. E' normale che il nostro attacco, che già prima aveva delle caratteristiche atipiche, le possa avere ancor di più ora. La gamma di soluzioni è un pochino più limitata senza Milito. Puoi sì avere dei giocatori che possono giocare da esterni alti ma nessuno ha quelle caratteristiche nel vero senso del termine. Guarin e Alvarez possono fare da supporto di un'unica punta? Sì, volendo possono. In ogni caso il blocco con tre giocatori offensivi continuerà, manterremo la trazione anteriore. In questo momento la strada da percorrere sarà la stessa, anche se abbiamo perso un protagonista assoluto".
Nessun dispiacere, però, pensando alle scelte di mercato operate in gennaio, partendo ad esempio da quella che ha riguardato la partenza di Marko Livaja: "Le scelte penso che vadano fatte con la testa e con le valutazioni del momento, la scelta di far andare a giocare Livaja l'ho condivisa perché lui aveva bisogno di giocare per riaverlo a luglio cresciuto e completato. E' normale che oggi l'infortunio di Diego possa creare qualche rimorso ma allora non si poteva sapere. L'infortunio di Diego è pesante ma non cambia i nostri obiettivi".
A partire da quelli immediati, che riguardano domani: "Incontreremo una Fiorentina nel giusto mix tra forma e motivazione, li troveremo arrabbiati, affamati. E in più non hanno giocato in settimana. La più grande differenza rispetto a San Siro sarà la presenza di un centrocampista come Aquilani e quella di un Toni che a inizio campionato non era invece ancora riuscito a dare il suo contributo, mentre ora è un punto di forza, quella alternativa al palleggio che all'andata ci aveva concesso di aggredirli. Sarà una bellissima partita".
Una partita cui farà seguito giovedì il ritorno dei sedicesimi di Europa League e poi il derby. In ottica stracittadina Stramaccioni sottolinea, rispondendo a precisa domanda, quanto i tifosi nerazzurri non abbiano certo bisogno di sentirsi dire come dovranno comportarsi in occasione del derby: "Secondo me un derby è bello anche per la rivalità sportiva delle due tifoserie, che è il bello del calcio, e lo sarà per sempre. L'unica cosa è che lo sport e il calcio non sfocino in eccessi non consentiti dalle norme sociali, cose inerenti il razzismo, che però a mio parere sono superate. Abbiamo giocatori di colore noi, loro, tutto il mondo. Gli sfottò ci saranno sempre, ma i tifosi dell'Inter non hanno bisogno di lezioni. La società moderna ha messo da parte il razzismo. Gli sfotto invece ci saranno sempre".