STRAMACCIONI: "RITORNA MILITO, È CARICO"

"Non vede l'ora di dare il suo contributo. E con Stankovic più opzioni. Kovacic, qualità superiori"

APPIANO GENTILE - Diego Milito e Dejan Stankovic ritornano nella lista dei convocati, anche grazie a loro l'Inter si prepara a segnare - con la gara di domani - il passaggio tra un prima e un dopo, perché "adesso la nostra rosa si è definita, tra acquisti e recuperi - sottolinea Andrea Stramaccioni alla vigilia della gara col Chievo -: rientra anche Milito e, a prescindere dal sistema di gioco, credo che Siena abbia rappresentato una sorta di punto in cui dire torniamo a fare l'Inter. E' un momento importantissimo, ma ne abbiamo vissuti di positivi e negativi di momenti. Quello che è cambiato è che la concorrenza per il terzo posto è aumentata ma noi siamo convinti e determinati, per ritornare a vincere. Noi tutti, anche il presidente, lo pensiamo: ora si deve tornare a essere competitivi con le prime. Con il professor Combi abbiamo gestito Milito con attenzione e prudenza. Anche se potenzialmente avrebbe potuto fare qualche minuto a Siena, abbiamo deciso per la massima attenzione ed ora eccolo, dopo due settimane che si allena al 100 per cento. E' carico, non vede l'ora di dare il suo contribuito".

A questo punto al tecnico nerazzurro viene chiesto se il cambio di modulo sia dovuto anche all'organico integrato: "Dipende anche da quello - risponde -, come ad esempio dal rientro di Stankovic a centrocampo, che mi dà più opzioni. Anche prima però giocavamo a 4, oppure col tridente. Ci sono stati 6 mesi di lavoro e non bisogna dimenticarlo. Sono aumentate le variabili individuali, adesso ho una variante più completa, ma a prescindere da tutto dobbiamo tornare a giocare da Inter, giocandocela come fatto ad inizio campionato".

Da Stankovic a Kuzmanovic e Kovacic: "Kuzmanovic è un centrocampista centrale che può giocare a 2 o a 3, le cose migliori le fa davanti alla difesa perché detta i tempi o fa da schermo. Lui e Kovacic a Siena hanno fatto vedere le loro qualità. Per quanto riguarda Mateo, i numeri parlano per lui, con 40 presenze in prima squadra, Champions compresa. Il campionato italiano certo è difficile, intenso tatticamente per un ragazzo giovane ma lui è uno che agisce perfettamente in tutte le zone del centrocampo. Può agire in un centrocampo a 3, a 2, anche vertice basso. Ma io per adesso davanti alla difesa ho bisogno di uno schermo. Lui ha qualità tecniche superiori alla media, non difende la linea difensiva ma certamente oscilla tra queste posizioni. Non farà invece il trequartista come faceva da giovane, ma neanche nella Dinamo Zagabria ha mai ricoperto quella posizione".


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