APPIANO GENTILE - Accompagnato dal direttore tecnico Marco Branca e dal direttore sportivo Piero Ausilio, Juan Pablo Carrizo si presenta alla stampa.
"Ho trovato un gruppo di bravissimi ragazzi - spiega il portiere nerazzurro -, con tanti di loro già ci conoscevamo e siamo entrati subito in sintonia. Sono felicissimo di far parte di questa Società e voglio godermi ogni momento di questa bellissima esperienza".
Inserimento e prospettive in nerazzurro, anche di questo si parla con Carrizo: "Quello che mi ha spinto ad accettare è stato il tipo di Società che è l'Inter, poi ci sono dei grandissimi giocatori come Zanetti, Cambiasso, Samuel. Voglio seguire il loro esempio. Dal momento che ho scelto questa squadra sapevo che avevo di fronte un portiere come Samir Handanovic, che sta facendo benissimo. Voglio essere d'aiuto a questa squadra, sia dentro che fuori dal campo. Il mio compito è quello di allenarmi e farmi trovare pronto quando sarò chiamato in causa".
Maglia numero 30, ecco spiegato il perchè: "Ho due figli: Delfina è nata il 3 giugno del 2008, Lola domenica scorsa il 27. La somma fa 30. Penso sempre a loro, alla mia famiglia, che mi è stata vicino in tutti i momenti difficili".
"Della Lazio ho bei ricordi", spiega a proposito della prima squadra che lo ha portato in Italia, "magari avrei voluto giocare di più, ma bisogna accettare tutte le situazioni, dimostrare maturità e guardare avanti. Ringrazio la Lazio perchè mi ha fatto crescere e se oggi mi trovo qui all'Inter il mio primo passo è partito proprio da Roma. Adesso sono contento di essere in questo Club, che ha un grandissimo Presidente, che ha vinto tutto a livello sportivo e all'interno della quale si dà molta importanza ai valori umani".
Oltre alla Lazio, sono state River Plate, Real Saragozza e Catania le squadre che hanno accolto durante la sua carriera Carrizo, che non nega adesso la propria voglia di stabilità: "Sicuramente c'è. Chi non vorrebbe restare due anni nello stesso posto? Quando sono arrivato in Italia ero molto giovane e qui c'era un modo diverso di lavorare rispetto al Sudamerica: lì noi non iniziamo a lavorare come portieri da così piccoli. Qui invece si dà attenzione alla tecnica sin da subito. Ho voglia di stabilità, ma dipende sempre dal mio comportamento e da quello che potrò dimostrare nell'Inter, sia come calciatore che come uomo. Mi auguro di restare a Milano il più a lungo possibile".
Sugli obiettivi, personali e non: "Desidero fare parte della squadra, essere uno in più e farmi trovare pronto al momento del bisogno. Per quello che riguarda l'Inter, posso solo dire che è nel suo dna lottare sempre per grandi tranguardi. Quello attuale è un periodo difficile, ma le qualità ci sono e non avremo nessun problema a raggiungere i nostri traguardi".
Infine, sull'umore dello spogliatoio nerazzurro dopo gli ultimi risultati, Carrizo conclude: "Ho visto tutti molto tranquilli, ma sono sicuro che hanno tanta rabbia e voglia di cambiare la situazione subito, già dalla prossima partita. Ho visto più rabbia che delusione. Una squadra come quella nerazzurra non può mai arrendersi".