APPIANO GENTILE - "L'obiettivo resta sempre lo stesso, tornare in Champions League. Obiettivo dichiarato da inizio anno, poi è normale che abbiamo avuto un momento in cui siamo arrivati lì davanti e quando arrivi a un punto dalla prima in classifica è normale che si pensi a un obiettivo superiore, ma il punto fermo resta quello, arrivare alla Champions", questa la dichiarazione di intenti di Andrea Stramaccioni alla vigilia di Inter-Pescara, che segna l'inizio del girone di ritorno.
"Da allenatore - prosegue - spero di continuare a crescere, nonostante i passi falsi sono convinto che l'Inter di inizio agosto sia lontana parente di quella di oggi, abbiamo lasciato punti per strada, è un rammarico, ma anche a Udine finché non siamo rimasti in dieci ho avuto l'impressione di avere anche in trasferta quella mentalità che in altre gare ci era mancata. Ora è importante tornare a vincere. Sicuramente tra fortuna e fame ci è mancato qualcosa sottoporta contro la Lazio, il Genoa e l'Udinese, ma fa parte del gioco. Ritroveremo quella cattiveria sottoporta, su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo sbagliato qualcosa di troppo, ma non credo che sia solo un problema degli attaccanti, davanti si è risentito anche della minore continuità nel creare palle gol. Certo che non mi soddisfa essere a 35 punti, ora dobbiamo far parlare il campo".
A proposito del Pescara, il tecnico sottolinea che "dopo qualche partita di assestamento Bergodi ha trovato gli assetti giusti e sta facendo un gran lavoro, è una squadra organizzata, con giocatori rapidi che il mister ha messo in condizione di dar fastidio: Weiss e Celik a supporto di una punta centrale quando ripartono possono mettere in difficoltà chiunque. Non credo che si vada a battere Catania e Fiorentina se non hai valore, dobbiamo fare la nostra partita consci del fatto che le squadre che vengono a San Siro si chiudono molto e su questo ci stiamo preparando".
A Stramaccioni viene poi chiesto un pensiero su quanto detto da Massimo Moratti sulla direzione di gara di Udine, secondo i cronisti in apparente contrasto con quanto commentato dal tecnico: "Non vanno estrapolati pezzetti di frasi, se per me a velocità naturale era rigore e Palacio dice che lo hanno sbilanciato, è rigore. Poi sono d'accordo sul fatto che Giannoccaro abbia arbitrato bene, ma quell'episodio lo ha valutato così. Comunque va bene, complimenti all'Udinese, cosa che per altro avevo premesso subito nel post partita. Se però mi viene chiesto di quell'avvenimento io continuo a dire che lì era rigore, ma non ci sono stati altri errori e il presidente ha ragione".