ASPETTANDO PRIMA SERATA: CAMBIASSO, LE VERITÀ

Tra due ore esatte, in diretta su Inter Channel: "Accade che una bugia detta molte volte diventi..."

APPIANO GENTILE - Alzare la Champions League al cielo indossando la maglia numero 3 di Giacinto Facchetti è un momento che nessuno può dimenticare e che, in un'immagine, viene evocato durante la "Prima Serata" di Inter Channel in onda tra due ore esatte sul canale 232 con Esteban Cambiasso.

"E' stata una serata molto speciale, non amo parlare del passato perchè provo emozione - spiega il Cuchu -. Con Giacinto abbiamo avuto un grande rapporto e ho un rapporto tuttora con la sua famiglia, persone che sono più che perbene e in questo mondo trovare persone così non accade tutti i giorni. Arrabbiato per alcune cose che sono state scritte? Viviamo in una società nella quale una bugia detta molte volte passa come una verità, se uno non ha la convinzione di fermarle si rischia che passi nella società come una verità e, pur sapendo che il peso delle mie parole non è uguale a quello di altre persone, mi sembrava doveroso farlo".

Capire sempre prima degli altri dove andrà il pallone è una delle più importanti capacità di Cambiasso, che lui stesso prova a spiegare da dove arrivi: "Credo che il vedere quello che può accadere mi ha permesso di giocare in più ruoli. E' un dono, magari allenato dal vedere tante partite, dal fare attenzione ai movimenti di compagni e avversari, si hanno più probabilità di azzeccare la giusta situazione".

Un Cuchu 19enne insieme a un bimbo di nome Ricky Alvarez, questa l'immagine che viene mostrata a Cambiasso: "Lui ha iniziato nella squadretta del quartiere dove ho iniziato io e dove tornavo ogni tanto. Ai tempi di questa foto, io ero nell'Independiente e lui era uno di quei bambini che iniziava a giocare nelle giovanili sognando di fare il calciatore. Se mi sono sentito vecchio? No perchè li ero io il giovane per giocare a quei livelli".

Sull'ipotesi di cambiare ruolo e diventare difensore centrale, posizione che in realtà l'argentino già occupa: "Mi piace, l'avevo fatto quando ero piccolo, ho iniziato come centrale sinistro di una difesa a quattro poi probabilmente per un discorso di uscire palla al piede mi hanno detto che rischiavo troppo e così è iniziata la mia posizione di centrocampista. In una squadra servirebbero tre Cambiasso? Ma no, tanta gente si è già stancata con uno solo...".

A chi gli chiede se il suo erede possa essere Duncan, il Cuchu risponde che "Alfred è sicuramente un grande progetto di giocatore che purtroppo penso sia stato penalizzato dal discorso della lista Uefa, perchè magari avrebbe potuto giocare qualche partita in più. Mi piace, al di là del ruolo, io cerco sempre di aiutare i ragazzi perchè quando uno ha vissuto certe cose non le può dimenticare e quello che noi abbiamo vissuto con altri lo trasmettiamo a loro. Penso che i grandi campioni hanno sempre la capacità di aiutare poi c'è chi lo fa con una parola, chi con i fatti, questo dipende dalla personalità di ognuno, ma io ho sempre trovato dei campioni che mi hanno aiutato".

Tra due ore esatte non perdere l'appuntamento sul canale 232 di Sky, Prima Serata ti aspetta!


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