APPIANO GENTILE - "Che Parma sia un campo difficile lo ho appreso velocemente da quando sono in A... lì abbiamo maturato la prima sconfitta...", è con questo ricordo misto a consapevolezza della difficoltà della partita che Andrea Stramaccioni dà inizio alla conferenza stampa della vigilia di Parma-Inter.
"Sicuramente quello che sta facendo Roberto Donadoni è sotto gli occhi di tutti - prosegue il tecnico -: anche se sono cambiati alcuni giocatori importanti, il Parma ha mantenuto una sua identità. E' una trasferta difficile ma l'Inter ha bisogno di ritrovare sul campo quei punti di forza che ci avevano dato la possibilità di ritrovarci nelle prime posizioni. Abbiamo rispetto per l'avversario ma siamo concentrati molto sulla nostra di prestazione".
Nel corso della conferenza stampa, tra gli argomenti toccati anche quello riguardante Wesley Sneijder, all'indomani delle parole di Marco Branca: "Ovviamente parlo quotidianamente con Wes, così come con il presidente. Sono al corrente perfettamente di tutta la situazione: l'Inter come Società ha deciso di mettere, di avere, delle linee guida molto chiare e precise, che abbiamo avuto modo di constatare nella mia prima campagna acquisti e cessioni. Questa idea del club va rispettata e condivisa. Poi bisogna capire la posizione del giocatore. In questo momento siete di fronte alla persona che forse ha più stima umana e professionale di Wesley che ci possa essere e l'ho dimostrato. Non c'è niente di extra e di personale nei confronti del giocatore. Poi l'allenatore decide, per quello che vede e respira, di non utilizzare il giocatore, una scelta tecnica, ovviamente sperando per il bene di tutti che ci si possa sedere al più presto a un tavolo per risolvere la situazione. Detto questo, andrò a Parma con i giocatori migliori a disposizione e decido di non utilizzare Sneijder in questa occasione".