NEXT GEN SERIES: LONDRA, DOVE TUTTO EBBE INIZIO

I nerazzurri di Stramaccioni ritornano nella capitale inglese per le finali del torneo giovanile

MILANO - I risultati degli ultimi anni dimostrano che F.C. Internazionale è tra le migliori società europee nella gestione del Settore Giovanile, sia a livello organizzativo-strategico sia sul campo. L'ennesima conferma si è avuta in questi ultimi mesi di lavoro: successi importanti in ogni categoria, dai Giovanissimi Regionali B agli Allievi A (Torneo di Gallipoli, finali italiane della "Manchester United Premier Cup", Torneo di Arco) e primo posto in classifica, nei rispettivi campionati, per tutte le formazioni. Per questi evidenti meriti e per la straordinaria continuità, l'Inter è stata invitata alla prima edizione della Next Generation Series, unica rappresentante italiana di una manifestazione che l'Uefa sta sperimentando per trasformarla, a breve, in appuntamento stagionale per le cosiddette seconde squadre.

Dopo il saluto a Fulvio Pea (che aveva vinto il penultimo torneo di Viareggio con l'Inter e oggi è protagonista con il Sassuolo in Serie B), l'esperienza del tecnico Andrea Stramaccioni sulla panchina della Primavera è iniziata ufficialmente proprio a Londra, in Inghilterra, il 31 agosto 2011, al Matchroom Stadium contro il Tottenham Hotspur. Un'esperienza nuovissima per tutti e soprattutto per una squadra giovane e nuova, una sconfitta pesante, ma non decisiva, a conferma che quando il progetto è valido e le qualità sono certezze alla fine i risultati possono arrivare anche dopo una falsa partenza. Infatti, nel girone non facile della Next Generation Series (Tottenham, PSV, Basilea), è arrivata la qualificazione e anche il secondo confronto con gli inglesi è stato molto diverso dal primo, giocato alla pari, terminato in parità, ma con i nerazzurri sempre molto vicini alla vittoria.

A Londra tutto è iniziato e tutto, entro il 25 marzo, si concluderà, almeno per quanto riguarda questa prima edizione della "coppa dei campioni per i giovani". L'Inter alle finalissime si presenta con una squadra rinnovata rispetto alla passata stagione, con solo 5 ragazzi confermati (Bessa, Crisetig, Kysela, Romanò e Spendlhofer), con un'età media più bassa rispetto a molti avversari italiani e stranieri, con un uso davvero minimo dei fuori-quota e con una storia che parte dal 2007. La categoria era quella dei Giovanissimi Nazionali e Bianchetti, Candido, lo stesso Crisetig, Di Gennaro, Pecorini e Romanò - un consistente gruppo dei Primavera di oggi - si trovava a indossare la maglia nerazzurra per la prima volta. Nel 2008 arriva all'Inter Bessa; le categorie si mischiano, i ragazzi partono per esperienze differenti, alcuni vengono ceduti in prestito, per poi ritrovarsi nuovamente in nerazzurro l'estate del 2011. Chi rientra dal prestito (Bianchetti, Forte, Longo, Pecorini, Vojtus,), chi sale di categoria (Bandini, Garritano, Pasa, Terrani), chi arriva da lontano (Alborno) e chi finalmente ritrova il campo atteso per anni. È la storia di Alfred Duncan, ghanese: "Sono arrivato in Italia appena 18enne - racconta -, ma avevo bisogno di una fase di graduale inserimento. Ho iniziato da subito ad allenarmi con la Primavera e in qualche occasione mi è stata data persino l'opportunità di essere aggregato alla prima squadra. Dopo una prima fase di intenso lavoro, ho potuto iniziare a disputare le gare ufficiali e ora, come allora, dò sempre il massimo per conquistarmi quotidianamente un posto da titolare. L'Inter è una famiglia bellissima nella quale mi trovo molto bene".

Una storia completamente opposta a quella di Duncan è quella di Giovanni Terrani, da sempre all'Inter a dividere il tempo con i compagni tra scuola e campo: "Dai Giovanissimi fino alla Primavera. Per me, indossare la maglia nerazzurra, è una cosa bellissima; un'occasione che non si può sprecare. È per questo che, dal momento in cui finisco le lezioni a scuola, al momento di andare a letto, sono sempre concentrato al massimo sull'Inter". Un'altra storia da raccontare è quella di Lorenzo Crisetig, centrocampista classe 1993, dal 2007 in nerazzurro e che dalla scorsa estate, dopo aver completato il percorso dai Giovanissimi alla Primavera, è stato inserito nella 'rosa' della prima squadra: per tutti i compagni il percorso del centrocampista è riferimento, è il sogno che diventa realtà.

Oggi, la Primavera di Stramaccioni è nuovamente a Londra: un allenamento e poi, mercoledì 21, la semifinale della Next Generations Series contro il Marsiglia. L'Ajax aspetta i nerazzurri nella finalissima di domenica, il Liverpool in quella per il 3^/4^ posto in calendario sabato. Comunque andrà, sarà un successo. Per la prima volta una Società italiana partecipa alla manifestazione e conquista un posto d'onore tra i giovani d'Europa: senza anni e anni di lavoro alle spalle tutto ciò non sarebbe mai stato possibile.


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