VIAREGGIO: A VELE SPIEGATE VERSO GLI OTTAVI

Contro la Reggina i nerazzurri si impongono per 2-0 (Longo e Spendlhofer), guadagnando la 2^ fase

VIAREGGIO - Dopo la sfida contro l'Anderlecht, l'Inter torna sul campo dello "Stadio dei Pini" di Viareggio. L'avversario da battere per conquistare l'accesso alla seconda fase del torneo è la Reggina. L'Inter di Stramaccioni impiega tutta la prima frazione per sbloccare la gara con Longo al 44'. Nella ripresa i nerazzurri costruiscono differenti palle gol e ci provano con convinzione, soprattutto quando Venuto manda in campo tre punte per cercare il pari. All'89' Spendlhofer firma invece il raddoppio mandando l'Inter agli ottavi con qualche minuto di anticipo. C'è ancora tempo per il rigore conquistato da Terrani, ma Duncan se lo fa parare da Leone, l'ottimo portiere avversario. Finisce 2-0 con l'Inter che conquista gli ottavi di finale con 7 punti. Per conoscere il tabellone completo si dovranno aspettare le gare del gruppo B in programma domani.

PRIMO TEMPO
- Nella gara contro la Reggina, Stramaccioni cambia poco rispetto agli undici di partenza contro il Siena: Longo torna punta centrale, davanti a Bessa e Livaja; sulla sinistra Alborno è schierato esterno di centrocampo. La Reggina si oppone al 4-2-3-1 nerazzurro con un 3-4-2-1, "affollando" il centrocampo, nel tentativo di contenere le qualità nerazzurre, proponendo una difesa con addirittura 5 uomini in fase di non possesso. L'Inter parte forte e nei primi 10 minuti l'inerzia della gara è nerazzurra. Livaja all' 8° pesca Longo a centro area, la girata di testa del bomber si conclude a lato. Brunori al 13' mette in evidenza la propria - sorprendente - velocità, ma Kysela fa valere tutta la sua esperienza e neutralizza in bello stile. Romanò al 18' "spara" impavido dal limite, in corsa il capitano interista trova la coordinazione, il suo siluro è però intercettato dal corpo di un difensore avversario. I nerazzurri si portano facilmente sulla trequarti avversaria, ma non è facile trovare i varchi tra i 5 difensori amaranto, pronti a recuperare palla e ripartire in velocità. Crisetig alla mezz'ora è bravo a spaccare il centrocampo avversario e a creare lo spazio per l'inserimento di Alborno; dal lato corto del limite dell'area il paraguaiano appoggia al centro, Longo in acrobazia si lancia, ma in tuffo, di testa, non trova lo specchio della porta. Poco più tardi è Bessa a impostare, Longo parte sul filo del fuorigioco, la palla di Bessa è perfetta per il taglio del compagno, ma Leone, il portiere calabrese, è bravissimo a chiudere lo specchio al diagonale dell'interista. Poco più tardi Bessa, innescato dal pallonetto di Alborno, calcia a giro con i piedi dentro l'area di rigore; Leone è ancora bravissimo a opporsi e mantenere inviolata la propria porta. Al 44' Longo firma il vantaggio: Bessa appoggia per il compagno, appostato al limite dell'area; il controllo con il petto e doppio dribbling per liberarsi a concludere col mancino e insaccare il gol dell'1-0. Dopo un minuto di recupero Baroni, il direttore di gara, fischia il termine della prima frazione di gioco.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa tornano in campo gli stessi 22 del primo tempo. Al 3' Livaja si rende subito pericoloso e il suo cross è millimetrico per Longo appostato a centro area; Leone si allunga e, con le punta delle dita, sfiora quel tanto che basta per mandare Samuele fuori giri. Longo in elevazione tocca con braccio, il direttore di gara giudica l'intervento volontario ammonendo l'interista. Poco più tardi è il duo Bessa-Livaja a creare non pochi pensieri alla retroguardia calabrese. Bessa avanza per vie centrali, al limite dell'area scarica su Livaja, in sovrapposizione sulla destra, la sua conclusione è intercettata da Cianci, quindi la sfera impatta sul palo, prima di spegnersi in corner. Dagli sviluppi del tiro dalla bandierina, ci prova Mbaye, ma la palla gli rimane troppo sotto e per Leone trattenere è cosa semplice. Venuto al 54' manda in campo Maita per Bontà, ma la trama della gara non cambia. Cherillo, poco più tardi, prende il posto di Akrapovic e la Reggina passa al 3-4-1-2, schierando il neo entrato a ridosso delle punte. È Da Silva al 61' a rendersi il più pericoloso per la Reggina, ma il suo cross al centro è intercettato e l'Inter si salva. Stramaccioni aggiunge peso al suo centrocampo, mandando in campo Duncan per Alborno (69'). La gara si accende e le due formazioni si affrontano a viso aperto. Il primo intervento, nella ripresa, di Di Gennaro è al 75' sulla girata di Brunori; cosa facile per l'estremo difensore interista.
Più impegnativa è l'opposizione sulla conclusione di Di Lorenzo, ma Di Gennaro chiude bene sul primo palo e trattiene a terra. Buono l'invito di Romanò per Bessa a 3 dal termine, ma stremato l'italo brasiliano non arriva sul pallone; Leone raccoglie e rinvia. A chiudere la gara con qualche minuto di anticipo ci pensa Spendlhofer, all'89': Crisetig sulla sinistra trova lo spazio per il cross, Kysela finge l'intervento per poi fare velo per la girata del compagno. Spendlhofer calcia col mancino Leone respinge e non trattiene, quindi il difensore nerazzurro appoggia in rete con il destro. Nei minuti di recupero Nucera atterra Terrani in area; è rigore; batte Duncan, Leone para; Baroni fischia il termine. Saranno ottavi di finale.


Inter-Reggina 2-0
Marcatori: 44' Longo, 89' Spendlhofer.

Inter (4-2-3-1): 1 Di Gennaro; 6 Pecorini, 18 Spendlhofer, 14 Kysela, 3 Mbaye; 8 Romanò, 4 Crisetig; 19 Livaja (79' Terrani 7), 10 Bessa (90' Falasca 16), 11 Alborno (69' Duncan 5); 9 Longo.
A disposizione: 12 Sala, 2 Giannetti, 7, 13 Pasa, 17 Forte, 22 Vojtus, 24 Benassi.
Allenatore: Stramaccioni.

Reggina (3-4-2-1): 1 Leone; 18 Nucera, 8 Cianci, 11 Di Lorenzo; 9 Costanzo, 10 De Silva, 5 Bontà (54' Maita 15), 13 Liberacki (79' Paviglianiti 19); 6 Brunori Sandri, 2 Akrapovic (59' Cherillo 7); 14 Louzada e Silva.
A disposizione: 12 Anishchenko, 3 Akuku, 4 Basso, 16 Malara, 17 Menge Ngomba, 20 Rubal.
Allenatore: Venuto.

Arbitro: Baroni di Firenze
Ammonti: 29' Costanzo, 49' Longo, 58' Maita.


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